Il resoconto delle tre settimane – Lo avevamo visto “sparare” al termine delle tappe vinte ma Alberto Contador nato nella provincia di Madrid usa la sua pistola anche per vincere la classifica generale della Vuelta a Espana 2014 firmando uno storico tris dopo i successi del 2008 e del 2012. E’ stato un giro molto divertente con lo spagnolo del Team Tinkoff-Saxo ed il britannico Christopher Froome (Team Sky), i due grandi delusi del Tour de France 2014 costretti al ritiro per problemi fisici, a darsi battaglia fino all’ultima salita ma a spuntarla è stato “El Pistolero” grazie alla sua migliore condizione fisica rispetto al “keniano bianco” che ancora deve riprendersi al 100% dall’infortunio. Alle loro spalle è stata una corsa a tre per il podio dove a spuntarla è stato lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar Team). Partito da gregario di Nairo Quintana il corridore murciano ha approfittato delle debacle del colombiano, ritirato per una caduta, per confermare la leadership nella sua squadra da sempre battendo l’eterno rivale Joaquin Rodriguez. Per il corridore del Team Katusha, però, è un quarto posto che sa di trionfo dopo un inizio di stagione che lo ha visto sempre finire sull’asfalto. Alle spalle dei quattro tenori c’è il nostro Fabio Aru (Astana Pro Team). Vincitore di due tappe il sardo, dopo un grandissimo Giro d’Italia 2014 concluso sul podio, arriva nella top five anche della corsa spagnola con qualche piccolo rammarico per la prima settimana dove ha perso qualche secondo che lo poteva portare per il podio. Molto bene anche il nostro Damiano Caruso (Cannondale) che sfrutta il ritiro di Peter Sagan per entrare tra i primi dieci della generale, concludendo al nono posto.
Gli altri italiani – Non ci sono stati solo Fabio Aru e Damiano Caruso tra i protagonisti azzurri di questa Vuelta a Espana. Ma abbiamo visto l’altro Caruso, Giampaolo, nell’ultima settimana essere tra i big della corsa aiutando il suo capitano Rodriguez ma anche concludendo tra i primi dieci. C’è stato anche il sigillo di Alessandro De Marchi (Cannondale), il più combattivo del Tour de France, che anche in questa Vuelta ha fatto vedere le sue qualità. Ed infine non scordiamoci il terzo posto di Filippo Pozzato e l’ultimo successo nella cronometro finale di Alessandro Malori (Movistar Team) che bissa così quello iniziale della cronosquadre. Infine non vanno dimenticati i due successi dell’unica squadra italiana World Tour, la Lampre-Merida, con Anacona e Niemiec.
Francesco Spagnolo