Dopo la clamorosa affermazione della Germania è ancora tempo di semifinali al Mondiale. Questa sera tocca ad Olanda ed Argentina che si affronteranno nella splendida cornice di San Paolo. Orange e Albiceleste nel remake della finale del 1978, quella sera a trionfare furono i sudamericani, questa sera le cose potrebbero andare in modo diverso. L’Olanda ha messo in mostra un calcio difficilmente preventivabile alla vigilia dei Mondiali. Dopo la debacle di euro 2012 Van Gaal ha deciso di costruire una squadra nuova puntando su un mix di giovani e grandi “vecchi”. Abbandonata la difesa a 4, marchio di fabbrica olandese, ha costruito una squadra su un 3-5-2 in grado di diventare 5-3-2 e restare comunque molto offensivo, basti pensare come spesso sia Kuyt a fare il ruolo di terzino aggiunto.
Van Gaal poi questa sera potrebbe contare su un’arma in più, Nigel De Jong infatti potrebbe partire titolare. Sarebbe un fatto eccezionale, il centrocampista del Milan infatti si è fermato per un problema muscolare e per lui si parlava di Mondiale finito. De Jong, oltre ad una certa cattiveria in mezzo al campo, porterebbe inevitabilmente entusiasmo ad una squadra già molto carica. La davanti il trio delle meraviglie formato da Sneijder, Robben e Van Persie non sbaglia un colpo (con Depay sempre pronto a dire la sua) mentre dietro Vlaar, de Vrij, Martins Indi sono una certezza davanti a Cillessen che ritrova un posto da titolare.
L’Argentina invece arriva a questa semifnale dopo aver sofferto, troppo, con la Svizzera e aver rischiato meno del previsto con il Belgio. La squadra di Sabella ha un’identità molto chiara. Difesa bloccata, centrocampo robusto, per tutto il resto c’è Messi e dai quarti di finale anche Higuain. L’Albiceleste subisce pochissimo e anche questa sera questo potrebbe essere il suo piano tattico anche perché senza Di Maria, mondiale finito per lui, costruire diventa più complicato. Ci sono anche buone notizie però Rojo torna e si riprende la fascia che gli spetta e torna a formare una coppia solidissima con Zabaleta. In mezzo alla difesa Garay e Demichelis sono due garanzie. A centrocampo poi c’è Mascherano che spesso si abbassa per formare una solidissima difesa a 5. Davanti tutto affidato a Messi e Higuain, a completare il reparto dovrebbe esserci Lavezzi.
La “Pulce” dopo un mondiale di alto livello e un quarto di finale non entusiasmante sogna, come tutti gli argentini, una notte indimenticabile per entrare ancora una volta nella storia del calcio. Il duello a distanza con Robben promette scintille, Messi vuole stupire, per la consacrazione definitiva manca solo il Mondiale e dopo un’annata “sottotono” in Brasile ha mostrato di essere al top della forma. Quando accelera palla al piede c’è pochissimo da fare e se Higuain sarà pericoloso come contro il Belgio per il reparto arretrato orange si prospettano momenti non facili, per usare un eufemismo.
Edoardo Lavezzari