Dopo il successo dello scorso anno Christopher Froome (Team Sky) trionfa anche in questa edizione del Giro di Romandia davanti a Simon Spilak (Katusha Team) e Rui Alberto Costa (Lampre – Merida). Sorprende Mathias Frank (IAM Cycling) mentre deludono gli altri due big della corsa Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), quinto, e Rigoberto Uran Uran (Omega Pharma – Quick-Step Pro Cycling), quattordicesimo.
Christopher Froome 10: dopo un inizio di stagione molto difficile a causa dei vari problemi fisici, l’ultimo vincitore del Tour de France ottiene il primo successo stagionale al Giro di Romandia, confermando il primo posto della scorsa stagione. E’ stata una corsa molto tattica per il britannico che ha guadagnato molti secondi sull’unico vero arrivo in salita staccando tutti tranne Spilak. La maglia di leader l’ha presa nell’ultima cronometro.
Simon Spilak 9: in assenza di Rodriguez e Moreno è stato lui il vero capitano della Katusha. Lo sloveno grazie ad una splendida prestazione sull’unico arrivo in salita, dove ha concluso davanti a Froome, si è guadagnato la maglia di leader per poi perderla nella cronometro dove ancora ha ampi margini di miglioramento.
Rui Alberto Costa 8.5: il campione del mondo era chiamato al riscatto dopo la delusione alle Ardenne. Il portoghese, nonostante i problemi alla spalla, si è difeso molto bene in salita tenendo la ruota dei suoi avversari. Nel tappone di montagna ha concluso al terzo posto consolidando il podio. Nella cronometro finale è riuscito con le ultime forze a conquistare questo podio che sa quasi di vittoria.
Mathias Frank 9: è stata lui una delle vere sorprese di questo Giro di Romandia. Lo svizzero a sorpresa nell’unica tappa di montagna è riuscito ad essere tra i più attivi mettendo in difficoltà anche Vincenzo Nibali. Nella cronometro si è difeso molto bene conquistando il quarto posto nella generale a discapito del siciliano.
Vincenzo Nibali 6.5: questa prima parte di stagione per il siciliano è stata molto deludente. In questo Giro di Romandia era partito con l’obiettivo podio ma già dalle tappe iniziali era molto in difficoltà. Nell’unico arrivo in salita è stato il primo ad accendere la bagarre ma quando Froome ha accelerato lui si è staccato con molta facilità. Questi non sono ottimi segnali in vista del Tour de France.
Benat Intxausti Elorriaga 8: lo spagnolo è stato sicuramente uno dei più positivi di questo Giro di Romandia. In salita ha tenuto molto bene ed in vista dei grandi giri potrà essere un punto d’appoggio per Valverde. Peccato per la cronometro dove ha confermato che non è il suo punto di forza.
Jakob Fulgsang 7.5: il danese ha confermato di essere molto temibile nelle corse di una settimana. Anche in questo Giro di Romandia, nonostante fosse il gregario di Nibali, è riuscito sempre a tenere la ruota dei migliori concludendo nei primi dieci. Nell’ultima cronometro ha pagato la stanchezza dei giorni precedenti non riuscendo ad esprimersi al meglio.
Ion Izaguirre Insausti 8: tre Movistar nei primi dieci mette in evidenza le qualità della squadra spagnola in salita. Anche per Izaguirre è stata un Giro di Romandia molto positivo. Ha confermato le sue doti di cronoman nell’ultima tappa conclusa al quinto posto.
Jesus Herrada Lopez 7: forse lo spagnolo è stato uno dei più deludenti fra gli uomini Movistar. Poteva andare molto meglio in salita dove ha sofferto specialmente nella terza tappa. Si è difeso bene nella cronometro.
Thibaut Pinot 6: il francese si è salvato l’ultimo giorno concludendo la cronometro al nono posto che gli ha permesso di entrare tra i primi dieci della classifica generale. Giro di Romandia deludente per il Pinot che non è mai riuscito ad essere tra i protagonisti neanche nella tappa in salita, terreno a lui congeniale.
Michael Albasini 9: il tris nella corsa di casa sua è sicuramente eccezionale. Nelle tre tappe in linea, escludendo quella in salita, è stato senza dubbio il più forte. La ciliegina sulla torta è stato indossare la maglia di leader per un giorno. Peccato per l’unico arrivo più complicato dove non è riuscito a tenere il ritmo dei migliori.
Rigoberto Uran Uran 4: il colombiano ha deluso le aspettative. Alla sua prima vera corsa da capitano il corridore dell’Omega Pharma – Quick-Step Pro Cycling ha confermato di non attraversare uno stato di forma di non attraversare uno stato di forma eccezionale nonostante il quarto posto nella cronometro.
Moreno Moser 5: continua a deludere il corridore trentino nelle gare lunghe una settimana. Anche al Giro di Romandia non è mai riuscito a rendersi protagonista di una tappa.
Nicolas Roche 5.5: l’irlandese soffre molto le corse lunghe una settimana mentre in quelle più lunghe riesce ad uscire alla distanza. Questa caratteristica l’ha confermato anche in questo Giro di Romandia dove ha testato le gambe in vista dell’imminente Giro d’Italia.
Laurens Ten Dam 5: l’olandese continua a rimanere un eterna promessa mai esplosa. Anche in questo Giro di Romandia non ha mai tenuto la ruota dei migliori perdendo contatto in ogni salita.
Andrew Talansky 6: per il corridore della Garmin – Sharp è stato un Giro di Romandia dai due volte. Benino in salita dove ha provato a tenere il ritmo dei migliori concludendo tra i primi dieci nell’unico vero arrivo difficile. Male nella cronometro conclusa al ventiduesimo posto che gli ha fatto perdere la decima posizione nella classifica generale.
Francesco Spagnolo