NBA. New York ad un passo dai Playoffs

 (foto getty images)
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Quando mancano ormai meno di 10 partite alla fine della regular season, moltissimo deve ancora essere deciso nella Eastern Conference. Innanzitutto Indiana, con un mezzo suicidio tecnico ed emotivo (si parla di forti contrasti in spogliatoio) ha permesso ad una Miami non certo a pieno regime, di prendersi per la prima volta in stagione, la vetta della Conference e quindi il fattore campo. Alle loro spalle scatti importanti di Toronto e Chicago che, salvo debacle inaspettate, avranno il fattore campo a favore al primo turno. Ancora tutta da decidere però la lotta per il terzo posto. Brooklyn, una migliori squadre nel 2014, e anche Washington sono matematicamente qualificate alla postseason, mentre Charlotte ha comunque un vantaggio consistente sulle inseguitrici. Passando invece all’ultimo posto libero, ecco i Knicks che a suon di vittorie sono riusciti a riprendere un’Atlanta in crisi e ad issarsi all’ottavo posto, nonostante un record di 33-43, da cui deriva la prima certezza della stagione: almeno una squadra accederà alla postseason nonostante un record sotto il 50%. Se i Knicks dovessero vincere sempre chiuderebbero comunque con 39-43.

IL DUELLO: Con un record di 43-32, Toronto e Chicago al momento sono appaiate al terzo posto della Conference e da qui a fine stagione daranno vita ad un’intensa battaglia per ottenere il terzo seed nel tabellone. Chi arriverà terzo infatti avrà un bel vantaggio: eviterà Brooklyn, la squadra più calda degli ultimi due mesi, per affrontare Washington una squadra pericolosa, ma più abbordabile. Entrambe con 4 vittorie nelle ultime 5 gare, Toronto e Chicago avranno un calendario alla portata da qui alla fine della stagione, potrebbe quindi essere decisiva la prossima partita dei canadesi che ospiteranno Indiana nell’ultimo vero test prima dei playoffs.

UPS: Con un record di 12-3 dal 5 marzo ad oggi, i New York Knicks hanno cambiato il volto della loro, comunque deludente, stagione fino a raggiungere i tanto desiderati playoffs. Certo, il calendario ha aiutato, ma i ragazzi di Mike Woodson hanno anche battuto Indiana, Golden State e Brooklyn, non proprio le ultime squadre della Lega. Oltre alla classifica poi le buone notizie arrivano dal campo: i Knicks in questa fase segnano molto di più, solo 4 volte su 15 non hanno scollinato oltre quota 100 punti segnati. Merito, oltre che del solito Carmelo Anthony, del miglior Amar’e Stoudemire delle ultime due stagioni e di un JR Smith sbocciato con la primavera. La guardia ex Denver ha chiuso marzo con il 45.1% dal campo e il 40.2% da 3 e nelle ultime 10 viaggia a 16 punti e 4.8 rimbalzi di media.

DOWNS: Con 3 vittorie e 6 sconfitte (3 consecutive) nelle ultime 9 partite, gli Indiana Pacers hanno messo in mostra, per la prima volta in stagione, qualche limite tecnico e caratteriale. Non è più un segreto che le cose nello spogliatoio dei Pacers non vadano benissimo e questa tensione si è riflessa in modo evidente in campo. E’ vero, i ragazzi di coach Vogel hanno battuto Miami nel secondo scontro diretto dell’anno, ma hanno perso la testa della Conference e sono attesi da impegni piuttosto significativi da qui ai Playoffs. In particolare, dovranno giocare ancora una gara a Miami. Un match davvero importante e che potrebbe regalare, di nuovo, il fattore campo ai Pacers e visto che il record lontano da Indianapolis dice 19-18 e quello in casa 34-5 vincere sarà a dir poco fondamentale.

NUMBERS:  Con un record di 17-21 in casa i Knicks sono l’unica squadra tra le 8 qualificate ad avere un bilancio negativo tra le mura amiche. Anche gli Hawks, che però sembrano in caduta libera, hanno fatto decisamente meglio in casa con 21 vittorie e 15 sconfitte alla Phillips Arena. Essere ottava testa di serie quindi potrebbe non essere poi così svantaggioso per i newyorkesi…

SCHEDULE: Detto della sfida, dell’11 aprile, tra Miami e Indiana, nella sfida per l’ultimo posto libero Atlanta è sicuramente favorita dal calendario: giocherà 5 volte in casa e 3 in trasferta e le uniche avversarie di un certo peso sono Indiana, Miami e Brooklyn. New York invece, a cui restano solo 6 partite, trova squadre con un record superiore al 50%.

Edoardo Lavezzari

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