La vittoria di ieri sera contro i giallorossi ha dimostrato una netta superiorità sulla rivale per lo scudetto. LEGGI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO…
+8 sulla Roma con scontro diretto a favore con tre gol di scarto. Campionato finito? E’ ancora presto per dirlo, ma per quanto si è visto fin qui, potrebbe anche esserlo. Ieri sera doveva essere la partita della vita per la Roma che doveva portare a casa almeno un pareggio per sperare ancora in una rimonta, ma invece è stata la partita della (quasi) fine. La Juventus ha vinto in campo e anche prima. Sì perché ieri sera si è vista nettamente una superiorità organizzativa e caratteriale nei confronti di quella che sembrava l’unica vera rivale in campionato. Troppa la differenza di esperienza tra le due squadre, con i bianconeri che hanno saputo gestire nel migliore dei modi i momenti difficili (vedi la prima parte del primo tempo), rischiando anche qualcosina, ma sapendo colpire al momento giusto e nel modo giusto.
LA PREPARAZIONE – “Ogni partita viene sempre studiata in lungo e in largo, in tutti i dettagli e quindi non è vero che abbiamo sempre fatto la partita. E’ capitato anche con il Napoli di aver assunto un atteggiamento diverso rispetto al solito. Non è vero che c’è un unico atteggiamento, noi studiamo le partite, le squadre, a tavolino, per cercare poi durante la partita di limitare i pregi delle squadre avversarie e di esaltare i difetti“. Queste sono alcune dichiarazioni di Antonio Conte al termine del match, che spiegano esattamente come il tecnico bianconero abbia preparato anche questa partita in maniera esemplare, aspettando l’avversario quando serviva e spingendo l’acceleratore quando ce n’era l’occasione. Ieri sera si è vista una Juventus più remissiva, più organizzata contro una Roma che di certo fino al 45′ non ha demeritato. Poi nel secondo tempo, il carattere e la freddezza dei calciatori di casa, hanno portato il risultato a casa. Gli episodi in certe partite si sa, decidono le gare e il gol di Vidal del primo tempo su l’unica vera azione dei bianconeri e il raddoppio di Bonucci nel secondo tempo su punizione battuta da Pirlo, che al 49′ aveva già virtualmente chiuso la partita, spiegano esattamente cosa voglia dire essere freddi e cattivi sotto porta, al contrario di una Roma troppo poco cinica. Quella di ieri poi è stata un’ennesima prova di quanto Conte sia l’arma in più di questa squadra, preparando nel minimo dettaglio le partite e dando una preparazione mentale ai calciatori, diversa da ogni allenatore in Italia. Basti vedere come nel finale i calciatori della Roma abbiano perso la testa, con due espulsioni sciocche e attacchi quasi innocui a testa bassa, contro una difesa che da dieci giornate ha incassato solamente un gol. Come ha detto ieri il tecnico bianconero, “preparare le partite nel migliore dei modi è il compito dell’allenatore che lo fa. Però in pochi se ne accorgono”, beh forse la Roma ieri se ne è accorta…
DECIMA VITTORIA CONSECUTIVA – Decima vittoria consecutiva in campionato, un solo gol subito in dieci gare, +8 sulla pretendente allo scudetto, tre gol segnati alla difesa fin qui più forte d’Europa. Che dire di più, la Juventus merita largamente la sua posizione e il suo distacco sulla seconda in classifica. Un cammino sensazionale che sembra non avere tregua: ora i punti in campionato sono 49 dopo 18 partite (16 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta) e se i bianconeri continuano così, potrebbero addirittura rischiare di toccare quota 100 a fine stagione. Ci stupiremmo se accedesse?
A cura di
Leonardo Esposito