L’ex direttore generale della Juventus commenta così la sentenza in appello del tribunale di Napoli che lo ha condannato a due anni e quattro mesi…
NOTIZIE CALCIOPOLI: Intervistato in esclusiva da Valter De Maio per SportMediaset, Luciano Moggi ha commentato con queste parole la sentenza di secondo grado sul caso calciopoli, sentenza che lo ha condannato a 2 anni e 4 mesi: “Me l’aspettavo. Abbiamo fatto un gran lavoro con gli avvocati, cercando di portare delle prove reali, ma purtroppo non sono servite a niente perché l’investigatore Auricchio, al posto di investigare da zero, è partito dalla conclusione del processo di primo grado. Ha fatto il contrario. Io speravo non per forza in una revisione completa della pena, ma almeno in una forte diminuzione. Calciopoli è stato scritto sulle opinioni di Auricchio, non su delle certezze. Indubbiamente ricorrerò in Cassazione, altrimenti sarebbe falsa la frase che in tribunale recita ‘La legge è uguale per tutti’. Vado avanti, questo era il secondo atto, ma il problema è che non è stato fatto quello che andava fatto ed è stato fatto quello che non andava fatto. Il processo dovrebbe essere finito perché tutti i reati sono in prescrizione. Alcuni giornalisti mi hanno dipinto come il burattinaio? I giornalisti dovrebbero stare attenti a quello che scrivono”.
Per chiudere un commento sulla vicenda calcio scommesse:“Gattuso lo conosco e non riesco proprio a credere che possa essere un uomo del genere, lo escludo a priori e così anche per quello che riguarda Brocchi, anche se non lo conosco personalmente. Se ho mai scommesso? Non ho nemmeno mai giocato al Totocalcio”.