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Roma. Garcia: “Andiamo a Milano per vincere. Il Milan ha giocatori di alto livello”

Il tecnico giallorosso ha parlato in conferenza stampa. Domani il match contro il Milan

 

NOTIZIE ROMA – L’allenatore della Roma, Rudi Garcia, incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria in vista dell’impegno di lunedì a San Siro con il Milan.

La classifica dice che ci sono 19 punti di differenza tra Roma e Milan, qual’è il grado di difficolta?
“Tutti sanno che il Milan ha giocatori di alto livello, non si può passare il girone di Champions senza avere una squadra con giocatori forte. Sappiamo che giocare a casa del Milan è più difficile. Noi faremo come al solito, andremo a Milano per vincere, sarà dura, ma è la nostra ambizione”.

Poco fa abbiamo sentito Allegri, ha fatto i complimenti a Totti e a De Rossi. Totti lo ritiene pronto, anche dal primo minuto?
Con Francesco siamo più forti, ma è sicuro che lui e Destro non hanno una partita intera nelle gambe, vedremo. La cosa interessante è che il capitano ha fatto una settimana intera di allenamento, così sembra più pronto per aiutare la squadra, per dare il meglio, ma non è al 100% è normale. La cosa bella è che lui sia tornato, per il gruppo, per la squadra è molto meglio con il capitano che senza di lui”.

Potrebbe essere la svolta per il campionato? Vincere a Milano vuole dire pressare la Juve e rimanere in crosa per lo scudetto?
“Ci sono altre squadre: Napoli, Inter, Fiorentina..Siamo ancora lontani dalla fine del campionato. Noi non penseremo alla partita della Juve e degli altri, pensiamo solo alla nostra. Siamo pronti, abbiamo fatto una grande partita con la Fiorentina, ma solo un passo, bisogna fare un altro passo lunedì con un buon risultato a Milano”.

Finora l’unica partita in cui non ha giocato Pjanic è stata quella di Bergamo e si è sentita la differenza, quanto conta la sua assenza?
A Bergamo era costretto a non iniziare la gara. Non bisogna pensare all’assenza di Miralem, tanto non può giocare. Con un giocatore differente forse sarà meno forte sul piano tecnico ma più forte sul lato fisico, io penso sempre positivamente, se non c’è uno gioca l’altro…ogni volta che uno è entrato in questa squadra ha fatto bene, è sempre una questione di squadra e non di un giocatore”.

Con Napoli-Inter e Milan-Roma può essere una giornata importante?
“Dopo questa partita ce ne sarà un’altra per tutti, non bisogna pensare all’ultima gara ma solo a questa, ogni giornata importante ma non è decisiva. Sul piano psicologico quando vinciamo con la Fiorentina è molto importante e alla fine può aiutare o no. Contro il Milan vogliamo fare il nostro gioco, e i rossoneri sono una squadra di talento e buon livello, lo ridico, una squadra che è arrivata agli ottavi di Champions ha dei talenti, ma noi abbiamo ambizione”.

L’eliminazione di Juve e Napoli dalla Champions, può essere un vantaggio per voi o uno svantaggio?
“Non lo so può essere vantaggio o svantaggio, ma il problema è loro. L’Europa League ha squadre molto forti quando si va avanti, non è una Coppa di basso livello, io firmo oggi per vincere l’Europa League in futuro e per loro forse è lo stesso”.

Fa giocare sempre la formazione titolare senza pensare agli impegni successivi, la Roma ha cinque diffidati ci penserà?
“Credo di no, non è cambiato nulla sulle mie scelte e sul gioco del giocatore che deve giocare, lui deve giocare normale e non pensare a questa cosa, quando succede una squalifica, succede così e basta giocherà un altro, meglio non prendere tre o quattro squalificati tutti insieme”.

Nella sua carriera ha avuto un presidente simile a Berlusconi, appassionato così per il calcio? Da quando è in Italia si è fatto un’idea diversa da lui rispetto a quella che aveva in Francia?
“Non lo conosco e non posso dire niente su di lui. Ho da fare con la mia squadra e non ho fatto caso a lui. James Pallotta è importante e il mio presidente è lui. Io penso che la relazione tra allenatore e presidente è fondamentale, per me è stato sempre così, a volte possiamo fare un gioco di ruolo, io posso fare gentile e lui cattivo poi viceversa, ma dobbiamo avere un rapporto vicino soprattutto per la squadra sul piano psicologico”.

Benatia, De Rossi e Gervinho hanno detto che puntano allo scudetto, perché Garcia non lo dice?
“Lo vedremo alla fine, io dico solo che nel finale dovremo fare uno sprint con le squadre favorite che per me sono Juve e Napoli ma perché mettere una pressione alla squadra? Noi vogliamo finire il più alto possibile, anche primi, ma non siamo programmati per questa cosa, poi può succedere vedremo, faremo di tutto per prendere tutti i punti, non manchiamo di ambizione, forse sono il più ambizioso di tutti”.

Si aspetta un Milan stanco?
“Non lo so, hanno cinque giorni tra le due gare ma è vero che hanno giocato in dieci e non è facile. Se c’è un calo dobbiamo sfruttarlo ma non sono sicuro, hanno giocato una bella partita contro l’Ajax e loro in dieci hanno giocato davvero in una bella maniera, il campionato è differente, vedremo…”.

Su Balotelli e Kakà…
“Sono grandi giocatori, lo sappiamo tutti. Balotelli può segnare in qualsiasi momento. Kaka mi piace, è un giocatore completo, di calcio. Dobbiamo fare tutto per non lasciare spazi a questi giocatori, ma il Milan non sono solo loro due. Se ne prendete uno per uno sono tutti forti ma per noi non cambia niente, noi giochiamo per vincere, speriamo sia una bella gara e per noi è bella solo quando usciamo con i tre punti”.

Redazione Sportiva