Premier League. L’Arsenal scappa, ma attenzione al Chelsea di Mou

I Blues volano al secondo posto e puntano la vetta. Tottenham sempre più giù in classifica…

(Getty Images)
(Getty Images)

Nell’articolo della scorsa settimana, avevamo anticipato che la classifica piano piano stava cambiando (e non di poco) in Premier League. Anche dopo la 13a giornata, possiamo vedere molte sorprese e analizzare il progresso (e il calo) di alcuni club.

ARSENAL SEMPRE PIU’ SU – Per l’Arsenal si tratta della quinta vittoria nelle ultime sei gare disputate. I Gunners confermano ancora una volta la propria supremazia grazie al 3-0 sul mediocre Cardiff, costruendo a piccoli passi, una buona distanza sulle inseguitrici. Migliore in campo come spesso accade quest’anno, il fenomeno Aaron Ramsey, che sigla la sua seconda doppietta stagionale ed avanza in classifica cannonieri (ora sono 8 le reti stagionali, a pari merito con Ramy, Rooney e Lukaku). Ora la distanza dalla seconda in classifica, che nel frattempo lo è divenuto il Chelsea, è di +4. Un successo fino a qui della rosa di Wenger costruito su un ottimo gioco in velocità ed una buona fase difensiva: i londinesi hanno, infatti, subito 10 gol in 13 giornate (miglior difesa del campionato).

ATTENZIONE AL CHELSEA DI MOU – Partito un po’ in sordina, il Chelsea di Mourinho sembra aver trovato il piglio giusto nelle ultime partite, tanto da risalire ben due posizioni in due giornate, balzando in seconda posizione (27 punti), proprio dietro ai Gunners (31 punti). Un bel periodo quello dei Blues che con la vittoria contro il Southampton per 3-1, fa salire a quattro le giornate con risultati utili consecutivi. Nelle prossime due gare, la rosa di Mourinho dovrà affrontare due trasferte consecutive contro due avversarie abbordabili (Sunderland e Stoke City), sperando in qualche passo falso dell’Arsenal.

MAN UTD IN RIPRESA, ANCHE SE… – Dopo una partenza tutt’altro che esaltante, il Manchester United del nuovo manager Moyes sembra in ripresa, anche se ad oggi occupa soltanto l’ottava posizione a quota 22 punti. Il buon pareggio in casa del Tottenham (2-2) porta a 7 le gare con risultati utili consecutivi (4 vittorie e 3 pareggi). Ma quello che preoccupa di più i suoi tifosi, è la fase difensiva: lo United ha infatti incassato ben 17 gol in 13 giornate, un reparto arretrato assai deludente per una squadra che punta al top. Ma d’altronde è la storia ad insegnarlo: anche Ferguson quando si sedette sulla panchina dei Red Devils, dovette aspettare tre anni e mezzo per portare a casa il primo trofeo. E chissà che la storia si ripeta…

TOTTENHAM SEMPRE PIU’ IN CRISI – Tra tutti i top club della Premier, quello che ha deluso di più le aspettative e sembra più in crisi è il Tottenham di Villas Boas (nona in classifica), la cui panchina scricchiola da settimane. Con il pareggio in casa contro lo United, sono 4 le gare senza vittoria (2 pareggi e 2 sconfitte), in cui si sono evidenziate tutte le defezioni difensive degli Spurs: 8 gol incassati in quattro gare (14 totali in campionato). Senza poi calcolare la misera manciata di gol messa a segno fino a qui (solo 11 reti fatte, peggior attacco tra i top club). Proprio per questi motivi, negli ultimi giorni, si parla di alcuni cambiamenti che porterà in atto il neo dg Franco Baldini (ex Roma), con il probabile esonero del tecnico portoghese (si parla di Yakin come successore). Dopo i 122 milioni di euro, spesi nello scorso mercato estivo (si tratta del club più spendaccione di Inghilterra), i tifosi di certo si aspettavano una partenza migliore…

 

A cura di 

Leonardo Esposito

(Twitter Lnrd_Spst)

 

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