Lazio. Petkovic: “Vogliamo raggiungere il primo posto. Io ct della Svizzera? Solo voci”

Il tecnico biancoceleste ha parlato in conferenza in vista della sfida di domani contro il Legia Varsavia…

(Getty Images)
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NOTIZIE SS LAZIO – Vladimir Petkovic, tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani sera in Europa League contro il Legia Varsavia. Ecco le sue dichiarazioni:

Una delle tante vigilie agitate, a cui siamo abituati. Come la vive con le voci che arrivano dalla SVIZZERA e con i risultati che non arrivano? Come vive questo momento non felice della LAZIO?

“Molto bene, prendo con filosofia le voci, i momenti di gloria o meno gloria, che fanno parte di un processo calcistico. Si deve rimanere sereni, io sono sereno e cerco di trasmettere questo anche alla mia squadra per ritrovare la strada giusta e i punti giusti per avere una stagione positiva”.

Nel suo futuro, domani c’è la riunione in Svizzera e a breve si dovrebbe sapere chi sarà il nuovo allenatore, c’è la possibilità che possa diventare lei l’allenatore della Nazionale elvetica?
Tutte queste voci c’erano in questo o altro senso e non mi interessano, niente è confermato, sono solo rumors. La cosa importante è la partita di domani, una gara importante per rimanere in Europa”.

Che LEGIA si aspetta domani che non vorrà chiudere a zero punti la sua avventura in Europa League?
Un avversario tosto che abbiamo visto anche a Roma, non era una partita facile, hanno tanta corsa e tanta velocità, anche contro il Trabzonspor ha fatto un’ottima partita: hanno tirato 19 volte in porta contro le quattro del Trabzonspor. Hanno perso la partita come è successo anche a noi diverse volte quest’anno. È un avversario che vuole chiudere in bellezza, che vuole mettersi in mostra con una squadra italiana su questo palcoscenico molto importante. Tocca a noi proseguire questo cammino in Europa, su 18 partite ne abbiamo persa una sola,  per assicurare la possibilità matematica di raggiungere il primo posto, lo abbiamo visto anche lo scorso anno che qualche privilegio si potrebbe avere“.

Come si esce da questa situazione? Cosa ha chiesto alla squadra e quali risposte ha avuto dopo la brutta prestazione a Genova?
In certi momenti del percorso è importante sedersi insieme e valutare le cose, confrontare le opinioni da parte mia e della squadra. La squadra non ha subìto il pareggio contro la Sampdoria, sappiamo che non abbiamo fatto una bellissima figura, ma non è tutto così nero come sembra infatti la Sampdoria ha tirato due volte in porta. Dobbiamo e possiamo fare meglio, già da domani, con obiettivi sempre alti, con la positività e più lavoro di squadra, ci servono tutti quanti, ci serve un cerchio molto chiuso  e forte per superare queste difficoltà che, inutile nasconderlo, le abbiamo avute”.

Che risposte si aspetta dalla squadra, una reazione in particolare da quelli che hanno giocato meno ? Qualcuno di loro sarà impiegato?
Domani dovrebbero giocare i migliori di questo momento, certi giocatori sono un po’ acciaccati e devo vedere se riesco ad impiegarli. Candreva è rimasto a casa, perché a chi va con le Nazionali serve anche un periodo di recupero per tornare ancora più forti. Aspetto dalla squadra compattezza, aspetto che lottino per ogni pallone e che si aiutano, che si respira la positività del gruppo. Quando siamo dentro insieme si sente e questo va trasformato anche in campo, dobbiamo essere undici guerrieri che sanno cosa devono fare e vogliono fare durante tutta la partita”.

Il 1 Settembre ha messo in campo una squadra di secondo livello, la partita di domani come l’ha preparata?
Qualche giocatore di quelli che considera titolari ci sarà, anche la scorsa volta era necessario giocare con un tipo di squadra, perché abbiamo tante partite da giocare e quindi queste energie devono essere dosate”.

Quando le cose non vanno bene, le responsabilità vanno divise. Lei cosa si rimprovera? L’aver cambiato troppo spesso modulo?
Chi lavora anche sbaglia. Non è che non ho sbagliato o che non sbaglierò in futuro, ma cerco di dare il mio meglio come i giocatori e la società che stanno facendo lo stesso. Andando sui moduli, non vedo cosa cambia, non vedo quali problemi in certi movimenti dei giocatori o tipi dei giocatori che hanno giocato. Ci sono stati cambi della difesa a tre o quattro, ma dipende dal tipo di lavoro e di giocatore. Ci sono diverse responsabilità, anche mie, abbiamo discusso e valutato le mie responsabilità e quelle dei giocatori, cerchiamo di correggerci e di andare verso la strada giusta”.

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