Funziona il tandem Balotelli-Rossi, Giaccherini il migliore in campo. Schemi difensivi da rivedere…
NAZIONALE – Termina con un pareggio il 2013 della Nazionale di Prandelli. Prima quelli con Danimarca e Armenia che ci impediranno di presentarci in Brasile come testa di serie, poi quello con la Germania di venerdì sera e ora questo, il quarto consecutivo: l’Italia, come sottolinea il sito ‘Eurosport.com‘, non guarisce dalla “pareggite”, infilando la quarta “X” consecutiva tra amichevoli e gare ufficiali, un risultato che, nel complesso, rispecchia una prestazione abbastanza altalenante, fatta di momenti in cui viene espresso un buon calcio e di altri molto più sofferti. A Londra l’Italia non va oltre il 2-2 contro la Nigeria reduce dalla qualificazione ai Mondiali dopo la vittoria con l’Etiopia. La partita di Londra è la prima in cui Cesare Prandelli può schierare quella che sarà verosimilmente la coppia d’attacco dei Mondiali, con Giuseppe Rossi finalmente titolare al fianco di Mario Balotelli: l’esperimento produce immediatamente un assist (di Supermario) e un gol (di Pepito), ma nel complesso è tutta l’Italia a sembrare un cantiere aperto, con tante scelte effettuate per monitorare la solidità di certi elementi e valutare possibili allargamenti della rosa. Dopo il vantaggio di Rossi, gli azzurri subiscono la riscossa degli africani che in 4′ ribaltano il match con Dike e Ameobi. Ogbonna e Ranocchia sono stati ondivaghi, soprattutto il primo, mentre il centrocampo, molto sperimentale, ha dettato sostanzialmente – nel bene e nel male – il ritmo della partita: quando Giaccherini e Candreva sono riusciti a mettere in difficoltà la retroguardia nigeriana con le loro accelerazioni, allora l’Italia ha potuto giocare un buon calcio, rapido, veloce, frizzante e offensivo, ma quando il (poco) filtro ha ceduto all’iniziativa degli africani, in difesa gli azzurri hanno aperto varchi preoccupanti. Il gol del pari finale lo segna Giaccherini al 47′.