La squadra va malissimo sul campo, l’allenatore è in bilico, ma soprattutto a preoccupare i tifosi rossoneri sono le vicende societarie sempre più complicate…
NOTIZIE MILAN – Massimiliano Allegri è salvo, per ora almeno. Questa è una delle due certezze ad oggi 12 novembre per il Milan, l’altra è una classifica a dir poco deficitaria che vede i rossoneri a +3 sulla zona salvezza e a -19 dalla vetta. Tutto il resto è invece da inventare, manca una società vista la guerra tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi e che da poche ore vedrebbe coinvolti anche i fratelli Marina e Piersilvio schieratisi con l’ex AD. Mancano sicurezze sul futuro dell’allenatore, perchè se non dovesse iniziare a ottenere risultati importati Allegri sarebbe di nuovo sulla graticola. Manca anche chiarezza sul mercato, Honda e Rami le certezze, ma unite ad un vortice di nomi in entrata e in un uscita. Non è finita qui però, mancano infatti, aspetto non trascurabile, anche certezze di tipo tattico. In questi mesi Allegri, difesa a 4 a parte, ha cambiato moduli e formazioni con velocità impressionante. La sua ricerca ossessiva di una soluzione convincente lo ha portato a ruotare giocatori e schemi senza dare gerarchie fisse ad una squadra che invece avrebbe bisogno di poche idee chiare e tanta disciplina, perchè a volte è manca anche quella.
Infine troppo spesso è mancata quella cattiveria agonistica che avrebbe permesso ai rossoneri di avere quanto meno qualche punto in più in classifica. In troppe occasioni i giocatori sono scesi in campo senza convinzione, senza la giusta energia e concentrazione. Le poche volte in cui lo hanno fatto la squadra è parsa subito diversa, l’emblema in questo senso è la partita contro il Napoli, fino al 2-0 dei partenopei il Milan era una squadra piatta, senza mordente e idee; poi è scattata la scintilla, quella che i tifosi vorrebbero vedere sempre e i rossoneri hanno sfiorato l’impresa.
Ora c’è la sosta, che darà tempo all’ambiente di ricompattarsi e ripartire, con un De Sciglio e un El Shaarawy in più, un Kakà che avrà ulteriore tempo per crescere e un Balotelli, si spera, più concentrato e meno nervoso. Pezzi fondamentali per provare quanto meno un senso ad una stagione da incubo. In attesa dell’inevitabile rivoluzione estiva che stravolgerà il Milan in campo e fuori.
Edoardo Lavezzari