NBA. Il ranking della Eastern Conference

Mancano pochissime ore all’inizio del campionato di basket più bello del mondo, Sportnews.eu ve lo presenta con il suo ranking…

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NOTIZIE NBA – Ormai è tutto pronto negli Stati Uniti. Domani notte prenderà il via la stagione NBA. Raramente ai nastri di partenza l’equilibrio era tanto come quest’anno. Sportnews.eu vi porta alla scoperta del campionato più bello del mondo. Oggi iniziamo con la Eastern Conference:

1) Miami Heat: Bicampioni in carica sono ovviamente la squadra da battere. Sul mercato hanno fatto pochissimo confermando in blocco il gruppo delle ultime annate ad eccezione di Mike Miller, ceduto per motivi salariali. Gli innesti principali si chiamano Oden e Beasley e sono entrambi grandi scommesse. Inutile dire che tutto ruota attorno a Lebron James e in seconda battuta a Dwayne Wade e Chris Bosh. Chalmers, Haslem, Battier e Cole sono buoni gragari.

2) Chicago Bulls: L’anno scorso sono arrivati alle semifinali di Conference, quest’anno vogliono tornare in vetta. Del resto con il rientro di Derrick Rose tutto sembra possibile a Chicago. Coach Thibodeau come sempre netterà in campo una squadra tutta cuore e difesa, con Noah a fare la voce grossa in mezzo all’area. Con il rientro di Rose però anche la fase offensiva sarà di primissimo livello. Deng e Boozer sono giocatori di alto livello e Jimmy Butler sembra sul punto di esplodere. Dalla panchina Hinrich e Gibson danno molta sostanza.

3) Indiana Pacers: Eliminati da Miami dopo 7 sedutissime gare in finale di Conference i Pacers si ripresentano ai nastri di partenza con un’anno di esperienza in più, un Danny Granger in salute e soprattutto una panchina più solida da cui si alzerà anche Luis Scola il principale colpo sul mercato. Con il rientro di Granger il guerriero Lance Stephenson tornerà in panchina per allungare la rotazione sugli esterni. Molto dipenderà da Paul George, l’anno scorso si è consacrato come stella, quest’anno può diventare uno dei migliori 5 della Lega.

4) Brooklyn Nets: Dopo aver fallito lo scorso anno i Nets in estate “vinto” sul mercato portando a casa Kevin Garnett, Paul Pierce, Jason Terry e Andrei Kirilenko. Dallo scorso anno sono rimaste le stelle Deron Williams e Joe Johnson senza dimenticare Brook Lopez. In panchina poi è arrivato l’idolo Jason Kidd; a lui il compito di assemblare una squadra. Per quanto riguarda il talento puro nessuno nella Lega si avvicina a questi Nets, l’incognita è la chimica. Difficile infatti far convivere così tante stelle. Noi però non ce la sentiamo di scommettere contro una squadra del genere…

5) Cleveland Cavs: Chiusa definitivamente l’era James in Ohio sognano grazie al talento di Kyrie Irving. Quest’anno il ragazzo potrà contare, oltre che sui giovani Thompson e Waiters, anche sulla prima scelta assoluta dell’ultimo draft Anthony Bennett. Dal mercato poi è arrivato un veterano affidabile come Jarrett Jack a dare sostanza alla rotazione delle guardie. Tutto da verificare, dopo un’anno di inattività, Andrew Bynum. Se dovesse essere in salute allora i Cavs potrebbero davvero iniziare a sognare.

6) New York Knicks: Dopo la delusione dello scorso anno a in casa Knicks hanno pensato di aggiungere altro talento, con Andrea Bargnani, invece di risolvere i problemi strutturali della squadra. Largo quindi alla frontline Chandler, Bargnani e Anthony, con “Melo” confermatissimo nel ruolo di leader. Dietro ci saranno ancora Raymond Felton e Iman Shumpert con la scheggia impazzita JR Smith pronto a svoltare le partite dalla panchina. Ancora insoluto il caso Amar’e Stoudemire, anzi con l’arrivo di Bargnani sarà ancora più difficile dare spazio a lui e al contratto da oltre 20 milioni di dollari l’anno che si porta dietro. Il talento non manca, ma il titolo resta una chimera.

7) Washington Wizards: Con l’arrivo di Gortat nella Capitale chiudono un percorso ambizioso che punta dritto ai Playoff. Con Wall a pieno regime e un Bradley Beal sempre più decisivo sognare è lecito. Dal draft è arrivato Otto Porter per completare un reparto esterni tra i più futuribili della Lega. Webster e Ariza sono ali solide e vicino a canestro Gortat e Nenè sembrano una coppia in grado di fare le onde. La vera incognita è la difesa, ma la postseason sembra certa.

8) Detroit Pistons: Bravissimi in estate, i Pistons, Con Brandon Jennings e Josh Smith si sono rilanciati al alti livelli. Difficile però che la squadra possa volare già da quest’anno. Smith è un talento, ma dovrà giocare da ala piccola, ruolo che non gradisce particolarmente, per far spazio a Monroe e Drummond, giocatore di prospettiva quest’ultimo ma ancora molto acerbo. A aggiungete Jennings, con tutto il suo talento e la sua indisciplina tattica e avrete un quadro della situazione. Dalla panchina si alzano tanti buoni giocatori, Jerebko e Stuckey su tutti,  il nostro Datome dovrà sgomitare per trovare spazio, ma potrebbe diventare un pezzo importante.

9) Atlanta Hawks: Ceduto Josh Smith in Georgia si sono dati da fare ed hanno costruito una squadra di tutto rispetto. Il nome in copertina è quello di Paul Millsap, arrivato a cifre vantaggiose. Lui e Horford formano una coppia di lunghi completissima sotto canestro. Altra mossa importante l’estensione contrattuale a Jeff Teague, da lui ci si aspetta moltissimo come anche da Louis Williams che dovrebbe partire in quintetto. In ala piccola la Kyle Korver è una garanzia, tutta da verificare invece la panchina.

10) Milwaukee Bucks: Anche qui è partita la rivoluzione. Via Jenninngs ed Ellis dentro Knight e Mayo. Due giocatori che formano un buon reparto di esterni, forse meno talentuosi, ma meglio assortiti della precedente coppia. In ala ecco Caron Butler, veterano che darà tiro da 3, rimbalzi e difesa. Vicino a canestro svetta Larry Sanders, tanto buono in difesa quanto acerbo in attacco. Di fianco a lui Ilyasova, da cui ci si aspetta molto di più rispetto alla scorsa stagione. Dalla panchina Neal e Delfino danno qualche certezza mentre Antetokounmpo e Middleton sono le possibili sorprese. Difficili i playoff, ma squadra interessante.

11) Boston Celtics: Ceduti i big e in attesa del prossimo anno quando avranno tante scelte e spazio salariale i Celtics cercano di costruire qualcosa di buono da tenere per il futuro. In attesa del rientro di Rondo le certezze si chiamano Bradley, Green e Bass a cui si unisce il neo arrivato Gerald Wallace. Sotto canestro Humphries si farà sentire come i rookies Faverani e Olynyk. Rondo a parte però nessuno è un giocatore in grado di fare la differenza ad alti livelli. Attenzione a Brooks e Sullinger dalla panchina. Squadra enigmatica, difficile vada ai playoff.

12) Toronto Raptors: Ceduto in estate Bargnani la squadra è nelle mani di Rudy Gay e DeMar DeRozan. Giocatori con punti nelle mani, dovranno fare l’ultimo salto di qualità in particolare DeRozan. Sotto canestro Valanciunas farà il suo come, mentre ad Amir Johnson si chiede continuità, come anche al playmaker Kyle Lowry, ottimo giocatore, ma spesso tormentato da infortuni. Altra pedina importante Landry Fields deve tornare quello visto ai Knicks. Squadra troppo corta i Playoff sono lontani.

13) Charlotte BobcatsAl Jefferson e Cody Zeller. Il primo arriva dal mercato il secondo dal draft. Entrambi lunghi, entrambi giocatori importanti che vanno a dare credibilità ad un reparto che rischiava di essere imbarazzante. Con loro BiyomboKidd-Gilchrist che dovranno crescere parecchio rispetto alla scorsa, difficile stagione. Dietro ci si affida all’estro di Kemba Walker e alla solidità di Gerald Henderson, a cui giustamente è stato esteso il contratto. Manca un “3” di livello e una panchina solida. In compenso per la prima volta dopo anni di buio di vede un progetto.

14) Orlando Magic: Altro cantiere aperto. La parola d’ordine è perdere per pescare bene al prossimo draft. In questo senso non ci saranno problemi, questi Magic perderanno moltissimo. Ancora legata allo scontento Turkoglu e al suo pesantissimo salario Orlando punterà molto sul solito Jameer Nelson, sul promettente Victor Oladipo e su Nikola Vucevic, giocatore di riferimento sotto canestro. Se Glen Davis sarà in salute con Vucevic formerà una coppia intrigante, ma è difficile che “big baby” resti integro tutta la stagione. Attenzione infine a Mo Harkless giocatore in ascesa.

15) Philadelphia 76’ers: Fallito l’esperimento Bynum si è deciso di sacrificare anche Holyday, giocatore che non ha mai convinto fino in fondo. Squadra in mano a Thaddeus Young ed Evan Turner con i giovani James Anderson e Micheal Carter-Williams, le possibili pietre angolari del futuro. Dal draft è arrivato l’ottimo Nernels Noel. Indiscutibile la sua scelta da un punto di vista tecnico i dubbi erano legati al suo ginocchio. Scommessa persa visto il “crack” che lo terrà fuori per tutta la stagione. Peggior squadra della Lega, non solo della Conference.

 

Edoardo Lavezzari

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