Il tecnico rossonero si esprime sul complicato momento della squadra: “Io sono il principale responsabile”…
MILAN-LAZIO – Allegri non ha paura di essere esonerato: “Io sono il responsabile di quello che fa la squadra”. Si riparte, tutto d’un fiato. Il Milan non può fermarsi e Massimiliano Allegri è costretto ad andare avanti: “So che il presidente e la società sono molto vicini a me”. E’ il modo per il tecnico del Milan per spazzare le troppe nubi di queste ore. Lunedì si è bloccato per problemi muscolari anche Matias Silvestre, i giornali odierni dicono che in caso di ulteriori flop la panchina sarebbe davvero in bilico: “E’ un momento difficile, ma risaliremo”. Capitolo a parte per Balotelli. “Non è un elemento di difficile gestione – chiarisce Allegri -. Io lo valuto per quello che fa in campo. A Parma ha fatto male e l’ho tolto, se mercoledì sarà della partita penso che farà bene perché si è allenato bene. Deve imparare a gestire le proprie energie nervose, dato che è un personaggio mediatico. Se possiamo perderlo a gennaio? Non penso proprio, anche se può capitare di giocare male. Solo che se lo fa lui è tutto elevato alla massima potenza. Sarebbe anche il caso di lasciarlo in pace”. Ecco alcuni estratti della conferenza stampa:
SULLA TATTICA – “Ripartiremo con i quattro dietro e i tre davanti. Giocheranno Abate a destra, Zapata e Zaccardo in mezzo e De Sciglio a sinistra. In porta credo che sarà ancora Gabriel. Ma non partirò dal 4-2-3-1 perché nei primi minuti con quel modulo a Parma abbiamo rischiato di capitolare. Non devo farmi prendere da questo momento negativo, ma sono consapevole che l’allenatore è sempre il responsabile dei cattivi risultati di una squadra. Abbiamo 11 punti, quindi dobbiamo lavorare e stare più attenti. I problemi non li avevamo risolti contro il Barcellona, perché giocare contro i catalani è molto più facile rispetto a partite contro squadre che si difendono in undici…”.
LE CONDIZIONI DI KAKA’ – “Ha fatto una buona partita con il Barcellona, un buon secondo tempo con il Parma. Ma ha bisogno di lavorare ancora per poter giocare una partita ogni tre giorni. Cerco di gestirlo nel migliore dei modi. Può essere un valore aggiunto a livello tecnico e soprattutto morale, ci sono i presupposti perché possa fare una grande stagione”.
IL RAPPORTO CON IL PRESIDENTE – “Ho sentito il presidente prima della partita, non dopo. Lo sentirò prima della Lazio come sempre. Con lui ho un ottimo rapporto da quattro anni a questa parte, ma in tutte le cose ci sono prospettive diverse. Io sono l’allenatore e lavoro per ottenere risultati, ci sono momenti in cui i risultati non riusciamo a ottenerli. Sino ad ora ce l’ho sempre fatta, d’ora in poi vedremo. Credo che usciremo da questo momento e che questo sia un vantaggio per i ragazzi”.