Le sanzioni verranno inflitte solo per i settori colpevoli, inoltre i cori dovranno essere evidenti e valutati con criteri oggettivi…
CALCIO – Cori offensivi, si cambia. Come riporta la ‘Gazzetta dello Sport.it‘, nella giornata di ieri, la Federcalcio ha imbastito una reazione imperniata su due concetti: no al dietrofront, sarebbe una figuraccia e una resa; sì a qualche accorgimento, fatto di gradualità e di buonsenso, un segnale di apertura almeno parziale verso i club, che arriva contestualmente a un invito a fare di più nella battaglia contro una certa “lingua” delle curve. Insomma: dopo il pugno duro di inizio stagione, la Figc ammorbidisce la linea sull’ormai famigerata norma della discriminazione territoriale. Al Coni, il presidente della Figc ha incassato la solidarietà di Malagò. Ben inteso, per Abete la regola non si discute, ma un aggiustamento nella sua applicazione è necessario: «Una riflessione sulla modalità applicativa in relazione alle situazioni che intervengono è opportuna ed è un fatto naturale ma il quadro normativo è delineato e non è frutto di una decisione autonoma della Figc, ma di un sistema di contrasto recepito a livello internazionale». Tradotto: i cori offensivi dovranno essere evidenti e valutati con criteri oggettivi mentre le sanzioni riguarderanno solo i settori colpevoli, rivedendo il discorso della recidività.