Lo svedese ha parlato anche di Fabio Capello e Josè Mourinho…
NOTIZIE LIGA – Zlatan Ibrahimovic, 31enne attaccante del Psg, ha rilasciato in esclusiva un’intervista alla BBC parlando di Gareth Bale, delle “sirene” della Premier League e di due allenatori che gli hanno insegnato molto durante la sua carriera, Fabio Capello e Josè Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni:
GARETH BALE – “Nessun calciatore vale tutti quei soldi. E ci sarà un mucchio di pressione su di lui. Quando Zidane giocò al Real, c’erano tifosi che lo fischiavano. E se hanno fischiato Zidane, che per me é uno dei giocatori migliori della storia… Spero che Bale abbia tantissima pazienza”.
IL TRASFERIMENTO AL BARCELLONA – Lo svedese è costato oltre 150 milioni di euro come cartellino, col trasferimento record nel 2009 dall’Inter al Barcellona per quasi 70 milioni. “Era il mio sogno andare al Barca ma col senno di poi penso che alle volte sarebbe meglio tenersi i sogni anziché realizzarli. Il trasferimento di Bale al Real è simile al mio al Barcellona ma chi crea quella situazione, chi crea quelle cifre sono i media, chi vende e quanto il club che acquista sia disperatamente alla ricerca di un grande nome”.
LE SIRENE DELLA PREMIER – Accostato spesso all’Arsenal, Manchester City, Chelsea e Southampton, Ibrahimovic non vede un futuro in Inghilterra: “Il mio momento è passato. Ho più di 30 anni, ho un buon rapporto col Psg e con la squadra, sento di poter dare il meglio qui, ho anche una grande responsabilità per cui penso che non succederà. Ma non si sa mai quello che può succedere nel calcio. Quando sono andato al Barcellona, stavo vivendo il mio sogno, nella mia testa sarei dovuto rimanere per cinque anni e invece dopo una stagione sono andato via. Per cui, ogni volta che pianifico il mio futuro, finisco col cambiare programmi. Meglio vivere alla giornata“.
FABIO CAPELLO E JOSE’ MOURINHO – I due tecnici hanno dato molto all’attaccante svedese ed è lo stesso Ibra a riconoscerlo: “Capello mi ha dato una mentalità vincente mentre Mourinho mi ha trasformato da gatto in leone. Ha tirato fuori da me quello che nessun altro allenatore aveva mai tirato fuori prima”. Ibrahimovic ha vinto con Capello due scudetti alla Juventus, poi cancellati da Calciopoli, mentre col portoghese ha conquistato il campionato nell’unica stagione in cui hanno lavorato assieme all’Inter.