Il Papa ha ricevuto i calciatori che prenderanno parte all’amichevole di domani sera…
ITALIA-ARGENTINA – Papa Francesco I ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina le nazionali di Italia e Argentina, che si affronteranno domani sera all’Olimpico di Roma. Queste le parole del pontefice ai calciatori:
“Sarà un po’ difficile per me fare il tifo, ma per fortuna è un’amichevole. E che sia veramente così, mi raccomando. Anche se siete dei personaggi rimanete sempre uomini, nello sport e nella vita. Uomini, portatori di umanità. Uno sportivo, pur essendo professionista, quando coltiva questa dimensione di ‘dilettante’ fa bene alla società, costruisce il bene comune a partire dai valori della gratuità, del cameratismo, della bellezza. Prima di essere campioni, siete uomini, persone umane, con i vostri pregi e i vostri difetti, con il vostro cuore e le vostre idee, le vostre aspirazioni e i vostri problemi. E allora, anche se siete dei personaggi, rimanete sempre uomini, nello sport e nella vita. Uomini, portatori di umanità. Per favore, vi chiedo che preghiate per me, perché anch’io, nel ‘campo’ in cui Dio mi ha posto, possa giocare una partita onesta e coraggiosa per il bene di tutti noi”.
Papa Francesco ricorda anche lo scudetto del San Lorenzo (club argentino per cui fa il tifo): “Ricordo quando bambini andavamo allo stadio, in particolare il campionato del ’46. Andavamo con papà, mamma, i bambini. Ricordo un gol di Pontoni (era un attaccante di quel San Lorenzo campione d’Argentina, ndr)”.
Anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è intervenuto nell’incontro con il Papa: “L’impegno è per “un calcio nel quale i temi della solidarietà umana dell’integrazione sociale senza alcuna distinzione, della difesa dei valori etici, del contrasto a qualsiasi forma di violenza e di illegalità devono trovare ogni giorno esempi concreti e spingerci a realizzare nuove iniziative. E’ questo il nostro impegno per contribuire alla promozione dell’uomo, riaffermare la dignità e il rispetto della persona. Su questa strada ci guida il suo alto magistero al quale guardiamo con speranza e fiducia, sapendo anche, mi sia consentito, di poterla annoverare tra gli appassionati e gli estimatori del nostro sport”.