Trofeo Tim. Digos: “Nessun coro razzista verso Constant”

Il difensore del Milan Constant aveva lasciato il campo dopo gli insulti

(getty images)
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TROFEO TIM– Nessun coro razzista, ma «sporadiche frasi ingiuriose» urlate «da normali tifosi e non da appartenenti alle tifoserie organizzate. Il personale delle Squadre Tifoserie delle Digos di Reggio Emilia, Torino e Milano e del Commissariato di Sassuolo in servizio allo stadio e posizionate a ridosso delle tifoserie ultras ha escluso che durante le partite siano stati intonati cori razzisti ribadendo che le sporadiche frasi ingiuriose che hanno provocato la reazione di Costant siano state gridate da normali tifosi e non da appartenenti alle tifoserie organizzate. Anche l’attento esame delle riprese audiovisive acquisite non ha consentito di rilevare alcun coro con intento offensivo a sfondo razziale, nè prima nè dopo che il giocatore abbia calciato il pallone sugli spalti». Così  in una nota della Questura di Reggio Emilia – la Digos, ultimate le indagini sulla vicenda, ha fatto il punto sui cori che, lo scorso 23 luglio durante il Trofeo Tim allo Stadio di Reggio Emilia, avevano spinto il difensore del Milan, Kevin Constant, a lasciare il campo nella sfida con il Sassuolo.

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