Il ct azzurro dichiara: “Ritornare dove abbiamo vinto l’Olimpiade sarà un emozione”…
Notizie Pallanuoto – Creare e sorprendere. L’Italia della pallanuoto sa che non può mai abbassare la guardia: il Mondiale a Barcellona per i campioni iridati di Shanghai comincia con la sfida alla Romania e una missione. Confermarsi da podio. Un obiettivo non facile anche per una squadra che sotto la gestione di Alessandro Campagna è tornata sul tetto del mondo dopo anni di digiuno. Una nazionale mix di giovani che si stanno progressivamente inserendo e ‘anzianì come Perez, centroboa di origini cubane, sposato con una cosentina, che a 37 anni ha mantenuto il posto al centro della difesa conquistato nel 2011. “Amaurys è un atleta molto serio. Sapeva che non rientrava nei miei piani iniziali, ma si è fatto trovare pronto ed eccolo qui con noi. La varietà di schemi e la pluralità di soluzioni offensive hanno premiato il nostro lavoro, il nostro coraggio di cambiare radicalmente il modo di giocare, ma soprattutto i sacrifici di un gruppo sempre disponibile e che crede fortemente nel progetto“. Progetto che il Settebello vuole portare avanti difendendo il titolo conquistato a Shanghai. “Ci aspettano tutti – continua il ct – Ma non è più una novità. Ci studiano, pertanto dobbiamo essere sempre in grado di colpire sorprendendo, creando. Non dobbiamo mai abbassare il ritmo. Nè in allenamento nè in partita. Neanche quando dormiamo“. Gli azzurri sono stati sorteggiati nel girone D: dopo l’esordio con la Romania mercoledì c’è la Germania e venerdì il Kazakistan. Le avversarie non sono le più temibili ma Campagna avverte: “Mai abbassare la concentrazione e sottovalutare l’avversario. La Germania l’abbiamo sempre sofferta nelle manifestazioni internazionali e la Romania ha una grande tradizione; inoltre la prima partita è sempre un’incognita perchè non sei mai al 100%. Mi aspetto grande equilibrio. Il livello delle squadre che possono ambire al podio è similare. Croazia, Serbia, Ungheria, Montenegro e Spagna possono battere chiunque, così come l’Italia – continua -. Credo che tra queste sei squadre possa uscire il podio, senza dimenticare la Grecia che è cresciuta molto e mi aspetto qualche sorpresa da Stati Uniti e Australia“. Per Campagna Barcellona evoca sempre l’oro vinto in vasca alle Olimpiadi del ’92: “La medaglia d’oro olimpica resta nella storia – conclude il ct – L’ho vinta da atleta ed il sogno, ovviamente, è vincerla anche da tecnico. L’anno scorso ci siamo arrivati vicini, riportando l’Italia sul podio olimpico dopo 16 anni e a disputare la finale proprio dopo quella che vinsi da giocatore a Barcellona 1992“