ROMA. Venditti: “La mia era solo una provocazione per spronare a riportare la Roma alla nostra portata”

Il cantautore spiega il senso delle sue dichiarazioni di ieri : “Gli Inni non appartengono più all’autore, ma ad ognuno di noi”…
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Attraverso il proprio profilo Facebook,  Antonello Venditti ha voluto precisare il senso delle sue dichiarazioni che tanto hanno suscitato polemica nelle ultime ore relativamente all’inno giallorosso che porta la sua firma.”Romani, romane, romanisti e romaniste di tutto il mondo, la mia era solo una forte provocazione per spronare il presidente ed i dirigenti a riportare l‘AS Roma alla nostra cultura, rendendola piu’ simile nei contenuti e nei risultati alla nostra grande storia di tifo calcistico, di sportivita’ e di amore. Gli Inni sono nel cuore e non appartengono piu’ all’autore, ma ad ognuno di noi”. Al suo post hanno fatto seguito una serie di commenti dei suoi fan ai quali il cantautore ha risposto con un altro messaggio:  ”Vedo purtroppo che e’ impossibile parlare della Roma in maniera pura e sincera e molti di voi pensano chissa’ a quale affare e malaffare ci sia sotto, vi comunico che vi lascio alle vostre dietrologie e alle vostre guerre personali. Chi vuole capire capisca. Io sono Antonello, non ho nessun padrone e soprattutto nessuna paura di esprimere le mie idee.Dico solo Grazie e Forza Roma.
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