PARMA, DICHIARAZIONI GHIRARDI – Tommaso GHIRARDI, presidente del PARMA, è stato intervistato da Gr Parlamento. Ecco le sue dichiarazioni:
Sul lavoro al Parma:
In questi ultimi quattro anni abbiamo fatto piu’ di 200 punti e confermato nell’ultima stagione il nono posto, che significa che siamo a ridosso dei grandi club ed e’ motivo d’orgoglio stiamo ora analizzando le richieste dei nostri giocatori piu’ importanti, vorremmo cederne solo uno e con le risorse far tornare i conti, senza dimenticare di rafforzare la squadra, cercando di mantenere un livello buono e rimanere nella parte sinistra della classifica.
Su Belfodil:
Belfodil e’ un giocatore che ha richieste da mezza Europa e anche dall’Italia, gia’ a gennaio siamo riusciti a trattenerlo anche se forse non correttamente perche’ e’ stato talmente scosso che non ha reso nel girone di ritorno come in quello d’andata, quando arrivano grandi club a promettere ingaggi faraonici e coppe e’ giusto lasciarli andare, sara’ impossibile trattenerlo.
Quanto vale?
La scorsa settimana abbiamo rifiutato un’offerta importante da un club straniero perche’ non l’abbiamo ritenuta all’altezza. Io sono abituato a dare un valore basandomi sul mercato e siccome a gennaio abbiamo ricevuto un’offerta da 11 milioni di euro, sotto questa cifra non intendo cederlo. Stiamo parlando con club italiani da tempo, vediamo.
L’Inter?
E’ una societa’ con cui abbiamo ottimi rapporti ma al momento mi sento di dire che ci sono due club piu’ vicini rispetto all’Inter.
Su Biabiany:
Non lo abbiamo mai messo sul mercato, e’ in comproprieta’ con la Sampdoria ma mi piacerebbe cedere solo un giocatore e consolidare il gruppo che abbiamo avuto quest’anno.
Su Miccoli:
E’ un gran giocatore, ma dobbiamo puntare ai giovani che possono valorizzarsi e poi puntare altri lidi. Farebbe comodo a tutti ma rientrebbere in eventuali operazioni di fine mercato.
Su Donadoni:
Sono molto orgoglioso che un tecnico cosi’ importante abbia scelto di rimanere a Parma, significa che stiamo lavorando bene. Donadoni ci ha accennato di avere avuto richieste importanti ma mi ha voluto tranquillizzare anche se io confidavo gia’ nella serieta’ e nella professionalita’ dell’uomo.
Chi lo voleva?
Non lo so, hanno contattato direttamente lui, cosi’ come anche Leonardi e la cosa non mi e’ piaciuta. Io sono abituato a chiamare prima i presidenti delle squadre perche’ ho la mia linea, la mia educazione.
Il suo sogno?
E’ tornare in Europa, e’ molto difficile ma faremo di tutto per riuscirci.
Sullo stadio:
Se fosse per me, ristrutturerei un po’ il Tardini che secondo me, dopo quello della Juventus, e’ fra i migliori stadi d’Italia. Sarebbe uno spreco buttarlo giu’, lo rimodernizzerei un po’ ma la situazione e’ pesante a livello comunale e al momento non si puo’ affrontare questo discorso.