ABETE: “Il derby? Partita non bella, ROMA e LAZIO sono arrivate affaticate”

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FIGC, DICHIARAZIONI ABETE – Di seguito le ultime dichiarazioni di Giancarlo ABETE, presidente della FIGC, ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport:

Sulla stagione appena conclusa:
Sul versante legislativo ci ha lasciato ancora con la bocca asciutta: ha, da una parte, consolidato alcune criticita’ del nostro calcio, anche se non dimentichiamo che siamo sempre in prima fascia e, dall’altra, ha accompagnato alcune situazioni, scommesse e violenza, con una sostanziale capacita’ di controllo, con gli spettatori che comunque sono aumentati nonostante i nostri stadio.

Dal punto di vista tecnico…
I risultati del campo sono chiari e le ultime due prestazioni di Rizzoli e Osato confermano la qualita’ degli arbitri e che il problema sono il clima e l’atmosfera che ci sono intorno.

Sui settori giovanili:
Le societa’ investono poco. Dobbiamo tornare ad essere competitivi e tutte le societa’ devono fare una riflessione. In attesa della legge degli stadi, è importante progettare il futuro e valorizzare i vivai. Sui settori giovanili dobbiamo ancora fare tanto. Investiamo poco nei settori giovanili e i club devo fare la loro parte. E’ una strada necessaria da un punto di vista tecnico ed economico.

Sul derby:
C’e’ stata troppa attenzione sull’orario della partita. Non si puo’ andare allo stadio con la paura. Su questa partita il confronto e’ iniziato in salita. Nel rispetto delle titolarita’ decisionali degli organi preposti, c’e’ stata troppa attenzione sull’orario della partita che ha determinato un vulnus rispetto alla normalita’ dell’evento: quando se ne parla per mesi si capisce che qualcosa non va. A livello di percezione, da parte dei tifosi e dell’opinione pubblica, diventa subito negativo. Si affrontavano due squadre che avevano assoluta necessita’ di fare risultato, Roma e Lazio sono arrivate affaticate con il sesto e il settimo posto in classifica in campionato. E’ stata una partita piu’ intensa che non bella e senza dubbio bisogna fare molto di piu’: non si puo’ andare allo stadio con la paura e senza un clima sereno.

Sui prossimi Mondiali e l’Italia:
L’Italia non e’ favorita per i Mondiali in Brasile ma e’ sempre in grado di fare risultato e nella storia delle sue partecipazioni ha dimostrato per quattro volte di poter vincere, anche quando, come nel 2006 o nel 1982, non era favorita. C’e’ un ranking che fotografa lo stato di salute di club e nazionali e ci sono selezioni che ci precedono come Spagna e Germania tanto per rimanere a quelle europee. Alle volte, poi, e’ piu’ difficile fare risultato per una squadra di qualita’ e ben allenata a livello di nazionale che non di club. Quando si disputano 38 partite di campionato, si puo’ fare polemica sul punto in piu’ o sul punto in meno ma alla fine si vede chi ha fallito il campionato e chi ha vinto.

E poi il pass non è ancora conquistato…
La gara di Praga del 7 giugno e’ uno snodo fondamentale per la qualificazione al Mondiale, ci dira’ se potremo vivere un settembre-ottobre tranquillo o di grande sofferenza. Sono già proiettato verso l’Under 21 che torna alla fase finale di Europeo e la Nazionale che e’ impegnata nella Confederations Cup e che prepara un Mondiale.

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