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MARINO: “Lo stadio della ROMA? E’ nel mio programma, TOR DI VALLE location perfetta”

ESCLUSIVA ROMANEWS.EU –  Ligure, 58 anni, medico chirurgo di professione, Ignazio Marino è il candidato sindaco del Pd alle prossime Elezioni Amministrative di Roma in programma il 26 e il 27 maggio. Da primo cittadino della Capitale non potrà non occuparsi dell’affaire stadio che nei prossimi mesi vedrà protagonista l’AS Roma, in rampa di lancio per la definizione del progetto del nuovo impianto. Per approfondire il suo pensiero in merito, la redazione di Romanews.eu lo ha contattato per un’intervista in esclusiva.

 

Il 13 maggio presenterà il suo programma. In particolare, per quanto riguarda l’urbanistica, da Sindaco dovrà affrontare l’avventura del primo stadio di proprietà della capitale, quello dell’As Roma. Nella sua proposta politica ne troveremo cenni?
“Ovvio. Siamo favorevoli ad un nuovo stadio ma sempre e solo nel rispetto dei vincoli urbanistici e ambientali. Siamo convinti che oggi una società di calcio può – se ben gestita – rappresentare una vetrina per tutta la città. Nella Capitale la passione per il calcio rappresenta un fenomeno sociale e l’AS Roma è un importante impresa economica. Oggi renderla competitiva a livello nazionale e internazionale è una vera opportunità ed uno stadio di proprietà – come insegnano Inghilterra, Spagna e Germania – è uno degli asset principali per le società”.
Uno stadio nell’area di Tor di Valle riqualificherebbe la zona, ma occorrerà prevedere anche la creazione di infrastrutture connesse all’opera. Quale sarà l’orientamento della sua amministrazione in tal senso?
“Le infrastrutture sono indispensabili e devono essere costruite accanto e per lo stadio tenendo sempre d’occhio il piano regolatore. Tor di Valle, dove già esiste lo stadio del trotto, potrebbe essere un sito adatto per un impianto e, tra l’altro, si sposa perfettamente con l’idea di politica urbanistica che ho e che si fonda sulla demolizione e ricostruzione. Lo stadio della Roma – come quello di altre società – deve essere un’opera utile per un intero quadrante della città. L’impianto, se edificato in quella zona, dovrà essere accompagnato dall’interramento del depuratore Alba, dalla trasformazione in metropolitana di superficie del treno Roma – Lido e dalla sistemazione della via del Mare”.
Uno dei suoi competitor alla poltrona del Campidoglio, Alfio Marchini, ha parlato più volte della questione stadio, ponendo dei paletti: o si rispettano i requisiti ambientali oppure non si fa. Qual è la sua posizione in merito?
“I paletti sono nelle leggi e noi le faremo rispettare. Vorrei ricordare che, oltre ai vincoli ambientali, c’è anche la problematica legata ai lavoratori dell’ex ippodromo e del suo indotto – circa 200 famiglie – che oggi sono in cassa integrazione e che non devono essere lasciati soli”.

Ha già avuto contatti con la dirigenza o con la proprietà dell’As Roma?
“No, ma quando sarò Sindaco sarò felice di incontrarli”.

Lei è nato a Genova ma si sente romano d’adozione. E’ vero che tifa Roma?
“Simpatizzo per la Roma. Un legame che ho scoperto da ragazzo grazie ad alcune bandiere giallorosse come Pruzzo, Conti e Nela che hanno militato nel Genoa, una delle due squadre della città dove sono nato”.

Qual è il giocatore della storia giallorossa a cui si sente più legato?
“Questa è una domanda facile: il capitano, Francesco Totti. Però il mio pensiero va anche ad altri ‘miti’ che hanno indossato la maglia della Roma come Agostino Di Bartolomei e Giacomo Losi”.

Giulia Spiniello

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Redazione Sportiva