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ANDREAZZOLI: “La rinascita di OSVALDO? Merito mio. Domani possibile TOTTI in panchina”

(getty images)

CONFERENZA STAMPA – Alla vigilia del match con il Chievo, l’allenatore della Roma Aurelio Andreazzoli incontra i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo Fulvio Bernardini per la consueta conferenza. Le dichiarazioni integrali dell’allenatore giallorosso, trascritte fedelmente (parola per parola) ascoltando l’audio della conferenza.

In 12 partite sono arrivati 24 punti con lei. In caso di vittoria domani farebbe il record di punti in giallorosso nelle prime 13 partite. E’ andato oltre quanto si aspettava?
E’ opportuno fare conteggi a fine campionato, queste sono classifiche parziali ed è quella finale che conta. Come avevo detto prima di Firenze, credo che a questa nostra media manchi qualcosa, perché sul campo penso avremmo meritato qualcosa di più. Siamo naturalmente contenti e speriamo chiaramente di migliorarla questa media, con la partita di domani. Non sarà una situazione semplice, come in tutte le gare, perché ho l’abitudine di considerare molto gli avversari, al di là della classifica o del nome che hanno. Gli avversari sono avversari, e quindi da battere e quindi faremo il possibile per migliorare questa classifica.

Sono 25 i punti di distacco dalla Juventus. Come può ridurre in futuro questo gap? Vi separano così tanti punti?
C’è differenza, ma non credo sia così marcata, lo stiamo dimostrando con i numeri di cui hai parlato prima, tenendo una media di questo tipo o anche leggermente più bassa. Se fai una proiezione le possibilità di competere di questa squadra con quella che stravince da due anni sono concrete. Ma di strada ce ne è ancora da fare.

La sensazione è che questa squadra le partite facili non le prepari bene come magari quella con la Fiorentina. Sei riuscito finalmente a trasferire a questa squadra questo aspetto? Domani l’approccio ci sarà?
Le sensazioni te le dà il tipo di allenamento e come lo interpretano i ragazzi e devo dire che il lavoro di stamane, come quello di ieri, anche se parziale visto che ieri si è allenato chi non ha giocato a Firenze, lascia prevedere che sarà una prestazione di alto livello. Perché l’allenamento ha espresso questo anche stamane: poi la gara deve confermarlo, ma anche prima di Pescara e Palermo eravamo in una condizione di questo tipo. Ricordo che prima di Palermo eravamo in una condizione mentale ottima, uscivamo da una gara in casa contro il Parma dove ci eravamo espressi forse in un modo veramente particolare.

Non è che sei stato derubricato troppo presto per quello che riguarda il futuro? Questo aspetto potrebbe essere la chiave per giocarsi definitivamente la riconferma? Arrivare alla continuità quanto meno di approccio alla partita, alla continuità di atteggiamento e resa...
E’ sempre il solito discorso, tutti gli allenatori sono legati ai risultati, forse a volte anche troppo perché in qualsiasi ambito lavorativo sarebbe opportuno lfare valutazioni a tutto tondo per le diverse caratteristiche, in ambito sportivo il risultato è predominante. Io non mi preoccupo di questo e ripeto quanto ripetuto già tante volte: mi preoccupo solo di fare meglio di quello che ho fatto oggi e, c’è anche quell’aspetto che tu dicevi, dare la continuità che la squadra ha dimostrato di non avere. Abbiamo fatto miglioramenti impressionanti sotto tantissimi aspetti e basta esaminare i numeri come state facendo e non solo i numeri: poi ci sono gli atteggiamenti, i comportamenti, una componente che io esalto sempre e che voi potrete verificare in maniera solo indiretta, che è quella che ho un gruppo di persone che si vogliono bene, chelavorano bene insieme, che stanno bene insieme e si rispettano. Ci mettono molto impegno ed hanno il piacere di vedere il successo di chi lavora vicino a loro come è successo per Goicoechea, che ha passato un periodo particolare e che, quando chiamato in causa, ci ha dato l’opportunità di vincere a Firenze, perché senza la sua parata appena entrato la partita non l’avremmo vinta. E i compagni hanno avuto il piacere della sua soddisfazione a dispetto dell’impegno avuto durante tutte le settimane e dei progressi che ha avuto da quando lo conosco. Per il resto aspettiamo gli eventi, che sono molti ancora.

Sabato sera è tornato con la difesa a 3, è il destino di questa squadra rimanere così camaleontica e pronta a cambiare in corsa?
A me sembra che sia interpretato come un aspetto negativo il fatto che riusciamo a cambiare assetto e sistema durante la gara, come se fosse un peccato da dovere limitare o nascondere, io invece credo sia un aspetto positivo quando una squadra riesce a migliorare la propria condizione quando all’interno di una partita diventata di sofferenza in quel momento… E’ merito dei calciatori che lo sanno fare e di chi ha fatto le proposte e probabilmente si è fatto capire. E’ una valutazione del momento. Se ha bisogno la squadra va aiutata, io lo reputo un aspetto molto positivo, molto positivo.

A un certo punto, contro la Fiorentina, ho visto dei giocatori un po’ statici, lo stesso Totti è sembrato meno mobile del solito. C’è un problema fisico in questo momento?
Non credo, bisogna sempre fare i conti con l’avversaio, spesso non si considera. Nel primo tempo abbiamo fatto un’ottima gara, anche meglio della Fiorentina mi sembra. Ma credo che sia Montella che io dovevamo essere contenti del comportamento delle squadre. Poi loro hanno preso il sopravvento là dove noi li aspettavamo, era una condizione che conoscevamo e non eravamo sorpresi, ma sapevamo come comportarci. Francesco ha fatto un primo tempo eccellente, come non sempre fuori casa gli è data la possibilità di giocare, e invece è stato bravissimo. Poi uno può anche calare è chiaro, ma ho visto che la squadra è riuscita a riprendere le fila del gioco, ha proposto 4-5 contropiedi importantissimi, dove se eravamo più precisi potevamo fargli male, e almeno 3 conclusioni a rete che se non respinte da avversario potevano essere decisive già prima, e abbiamo finito la partita soffrendo. C’è stato un piccolo calo, ma l’aspetto tattico poi ha rimesso a posto tutto.

Destro e Osvaldo giocano pochissimo insieme da quando lei è in panchina.
Sì, mai.

Destro, prima della squalifica e del recupero di Osvaldo, era caldo, fresco di tanti gol. Come si fa a spiegargli che deve riaccomodarsi in panchina? In futuro possono giocare insieme?
Li abbiamo visti poco insieme e dobbiamo verificarlo. Sono le gare che possono dire una cosa o l’altra. Io credo di s’, che lo possano fare, sono simili come caratteristiche e il dubbio può nascere da questo aspetto, ma credo proprio di sì.

Lobont come sta? Frattura al setto nasale? E’ in grado di giocare, anche dal punto di vista psicologico? Quanto è felice di avere visto Goicoechea con la testa così dentro la partita dopo quello che ha passato col Cagliari?
E’ stato un infortunio come possono capitare a tutti, come capita a un centravanti di calciare fuori la palla da dentro l’area piccola, una disgrazia che può succedere a tutti. Non dimentichiamoci che Goicoechea prima di quella situazione lì ne aveva avute altre occasioni per salvare la squadra, ha fatto bene in altre partite. Della felicità per lui ho già parlato. Per quello che riguarda la determinazione di Lobont a giocare anche in condizioni particolari, non ho il minimo dubbio: lui è un grande in questo senso e non ci sono problemi. Potrebbe solo avere la sfortuna di prendere un altro calcio nel naso e spero non gli succeda (ride, ndr), ma questo farebbe male anche ad uno senza fratture. Oggi va a farsi le misure per la mascherina, domani la prova, e se sarà opportuno alla fine non so se la metterà… Conoscendolo (ride, ndr). La faremo, ma non so se la metterà.

Con la Fiorentina Totti ripiegava molto in fase difensiva, anche per impostare. La Roma regge due mediani senza un costruttore vero di gioco?
Bella domanda… Lo abbiamo dimostrato che possiamo reggerlo e quando riteniamo di non poterlo fare più dobbiamo correre ai ripari e dare un aiuto. Credo che Daniele e Bradley nelle ultime due gare abbiano fatto veramente grandi cose, a Firenze mi sono piaciuti moltissimo, moltissimo. Si sono sobbarcati un lavoro forse anche per colpa del loro allenatore, che li ha messi in una condizione disperata tatticamente, ma ero certo mi avrebbero dato una risposta e me la hanno data completamente.

Pjanic è rimasto fuori nelle ultime due partite. Quali sono le sue condizioni fisiche? Visti gli impegni ravvicinati pensa al turnover?
Lui sta decisamente meglio, la sua condizione generale migliora nettamente. Ha ancora un po’ di fastidio alla caviglia che non gli fa fare tutto quello che vuole e mettere in mostra tutte le sue abilità tecniche, un po’ lo condiziona ancora, ma è in via di miglioramento e sappiamo che serve solo tempo,come lo sa lui. Abbiamo fatto unascelta di lavoro differenziato per lui, dedicando meno tempo alla palla per non stressare la caviglia, ma dedicando più tempo alla condizione atletica e i risultati stanno uscendo. Di turnover qualcosa faremo.

Ha parlato con Osvaldo? Dopo il gol ha abbracciato tutta la squadra e i tifosi presenti a Firenze. Si può definire ricucito lo strappo che c’era stato? Ogni volta che si segna bisogna farsi ammonire per levarsi la maglia?
Questa della maglia dispiace un po’, non siamo in grado di concedere niente di questo tipo e sarebbe opportuno evitare, anche perché poi alla fine non è che porti grancé portarsi a casa il cartellino giallo. Non ho parlato con lui, mi ha abbracciato fortemente dopo la partita, come tutti i suoi compagni e non c’è stato bisogno di dire niente di particolare. Lui è felicissimo e io sono felice quanto lui per lui e per la squadra e mi auguro che ci sia questa continuità della quale tutti quanti usufruiamo.

Quanto ha inciso Andreazzoli sul recupero mentale e fisico di Osvaldo?
Moltissimo.

In che termini?
Moltissimo, i termini sono nostri.

L’assenza di Balzaretti può indurla a tornare alla difesa a 3 che ha provato stamane?
Siete molto attenti, non so dove l’avete visto.

Non glielo dico…
Stiamo facendo una pianificazione del territorio per capire (ride). Siete molto attenti, ma non completamente, altreimenti avreste notato qualcosa di particolare che non vi dico. Cercate di essere più attenti. C’era una difesa a 3, ma per un motivo. Dovete stare più attenti o cambiare binovolo oppure potremmo risolvere il problema, vengo io ad allenartmi nel campo C. Non ci vedi fino a là.
A 4 partite dalla fine la sua ricerca del modulo è terminata o c’è ancora qualcosa da migliorare? E cosa?
Non capisco perché io debba cercare un modulo per forza,ho studiato tanto per capire quello che è il calcio e come va gestito e perché dovrei limitarmi ad un modulo, perché? Il modulo è mettere a disposizione dei numeri per le caratteristiche dei giocatori, per farli rendere al meglio. Questo è, è necessario dare la possibilità ai calciatori di esprimersi al meglio possibile nel rispetto delle loro caratteristiche e di quelle dell’avversario, perché c’è sempre un avversario, con le stesse prerogative e voglia che hai tu, cioè di batterti. E allora prima di offrire il fianco preferisco fare qualche considerazione.

Come giudica Lobont sotto l’aspetto tecnico? Cosa gli manca per essere un titolare?
Quanti anni ha Lobont, 35-36? Per me è un grandissimo, mi esprimo senza nessun tipo di problema, di solito è difficile parlare del singolo calciatore, ma lui davvero è un numero 1 assoluto, è un piacere averlo nello spogliatoio, è un piacere usufruirte della sua pazienza in ogni momento, anche quando andava in tribuna. Per la sqyadra è sempre un vantaggioe per me è fortissimo sotto l’aspetto tecnico. E’ un grandissimo aiuto anche per quanto mi riguarda, per trasmettere quello che io voglio alla squadra, cosa non sempre facile da fare, anzi. Credo che noi allenatori abbiamo una grande impossibilità di lavoro, querlla di potere parlare alla squadra prima della partita e non potere comunicare più per 45 minuti, questa per me è una grandissima mancanza, diciamo così… E’ impossibile negli stadi comunicare anche il minimo del tuo pensiero, è impossibile e questp in un calcio che contempla la comunicazione a tutti i livelli e sempre… E nel momento agonistico non puoi comunicare con la squadra, un qeusto stiamo all’età della pietra. Hai l’impossibilità di fare comunicazione in un giochino così difficile e complicato, non puoi comunicare un aspetto tattico… E’ impossibile,per me è assurdo, poi non so cosa ne pensano i colleghi. Il problema del tecnico è parlare con tutta la settimana, sempre, con voi eccetera e poi durante la gara non posso parlare. Ti spolmoni e non parli con i calciatori, ma è possibile? C’è un secondo e anche lui non può comunicare con i calciatori. Che c’entra Alessio? Anche lui faceva l’allenatore, trasmetterà il pensiero di Conte naturalmente, ma ai calciatori doveva trasmetterlo lui e non aveva la possibilità di farlo. Per me è una mancanza, poi sarò una voce fuori dal coro,ma per me questo è importante.

E’ ipotizzabile Totti a riposo domani, anche in vista di Milan e Napoli? Stesso discorso per Lamela in diffida?
E’ tutto possibile, qualcosa faremo nella gara di domani, tutto è possibile. Oggi finisco di studiare il Chievo e faccio le valutazioni. E poi ho tutta la giornata di domani per decidere senza nessun problema.

(Fine)

Redazione Sportiva