Il centrocampista bianconero si racconta nella sua autobiografia
JUVENTUS – Andrea Pirlo si racconta nella sua autobiografia. La Gazzetta dello Sport ha svelato qualche anticipazione: “Quando la mia parentesi rossonera si è chiusa definitivamente si sono avanti tutti, anche l’Inter – racconta Pirlo – Io, direttamente sono stato contattato solo una volta. Me lo ricordo bene, era un lunedì mattina, a stagione, appena terminata- “Pronto, Andrea sono Leo”. Dall’altra parte della cornetta c’era Leonardo. “Ciao Leo”. “Senti, finalmente è tutto a posto. Ho il via libera del presidente Moratti. Possiamo iniziare a trattare”. Tra l’altro, mi raccontava grandi cose dell’Inter, di come si sentisse carico e si trovasse bene. Poteva essere una bella sfida, affascinante: tornare dove ero già stato. “Andrea nella nuova Inter avrai un ruolo fondamentale”. Sì, a un certo punto ci ho pensato, ma non ne sarei stato capace. Sarebbe stato davvero troppo, un affronto che i tifosi del Milan non avrebbero meritato”. Su Antonio Conte: “Mi sono dovuto confrontare con tanti allenatori e lui è quello che mi ha sorpreso di più. Gli è bastato un discorso, con tante parole semplici, per conquistare me e tutta la Juventus. Il primo giorno di ritiro a Bardonecchia, ha convocato la squadra in palestra e si è presentato. Aveva già il veleno addosso. ‘In questa squadra, cari ragazzi, si viene da due settimi posti in campionato. Roba da pazzi, agghiacciante. Io non sono qui per questo, è ora di smetterla di fare schifo”. Se Arrigo Sacchi era un genio allora lui cos’è. Mi aspettavo, uno bravo, ma non così bravo”.