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UDINESE. GUIDOLIN: “Vogliamo rimanere con la nostra umiltà e ambizione di provarci”

Il tecnico dei friulani presenta la sfida contro la Lazio…

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NOTIZIE UDINESE – Domani l’Udinese affronterà la Lazio in un partita che importante per mantenere vivo il sogno Europa League, una partita difficile che però Francesco Guidolin vuole affrontare con grande serenità e convinzione.

Ecco le sue parole riportate dalla sito ufficiale dell’Udinese“Penso che dobbiamo continuare a vivere alla giornata. La gara di domani contro la Lazio non è decisiva né per noi né per i biancocelesti. Una sconfitta probabilmente finirebbe per estrometterci dai giochi europei, ma prepariamo la sfida sapendo che gli aquilotti meritano profondo rispetto e ammirazione. Da inizio stagione i laziali si gareggiano in tutte le competizioni, sono arrivati in finale di Coppa Italia e sono usciti immeritatamente dall’Europa League. La squadra capitolina ha qualità, carattere, tonicità e grande forza, si è sempre battuta con ardore su tutti i campi, non ha mollato nemmeno contro la Juve nei minuti di recupero e con un doppio svantaggio da recuperare. Bisogna solo fare i complimenti a questi giocatori e a Petkovic che si è fatto subito ben volere da tutto l’ambiente. E’ un professionista preparato”.

Siete voi i favoriti domani sera?
“Non siamo favoriti, ma non mi sento nemmeno sfavorito. Ho sempre detto che i risultati dobbiamo provare a farli, non a pronosticarli. Non voglio fare il passo più lungo della gamba”.

Pensa di riproporre Zielinski trequartista?
“Sto pensando a varie ipotesi. Dico la formazione prima ai giocatori, poi ai giornali. Sono tutti a disposizione tranne lo squalificato Muriel”.

E’ ipotizzabile il rientro di Pinzi?
“Non lo so. Il romano è un giocatore di carisma, importante anche fuori dal campo. Sono contento che da 15 giorni sia tornato ad allenarsi in gruppo, ma non gioca una partita ufficiale da più di due mesi. E’ una valutazione che non posso trascurare”.

Vuole vendicare la prova dell’andata?
“Non voglio alzare i toni, ma dovremo per forza di cosa essere profondamente diversi da allora. All’Olimpico abbiamo fatto una brutta figura, forse la peggiore dell’intero campionato”.

Cosa è cambiato da quel giorno?
“Ho visto i ragazzi crescere col tempo e i giovani si sono integrati nel tessuto della squadra. Non era facilmente ipotizzabile l’idea di essere in lotta per un posto in Europa a sei giornate dal termine della stagione. Sono orgoglioso di poter competere per un posto in Europa League per il terzo anno consecutivo, ci siamo meritati questa classifica. La società, ancora una volta, mi ha messo a disposizione ragazzi con valori e qualità. Non è facile indovinare sempre tutti i pezzi del mosaico. Lo zoccolo duro si è rivelato estremamente importante aiutando e tranquillizzando i più giovani. Si è creata proprio una bella chimica”.

 

Redazione Sportiva