Sampdoria, Livorno e non solo… Tutti i ricordi del Moro
Ecco il comunicato della Sampdoria per ricordare il Moro sul proprio sito ufficiale: “Un anno fa se ne andava un sampdoriano. In pochi lo sapevano o, per lo meno, chi non lo conosceva bene. Piermario Morosini la sua fede non l’aveva mai nascosta. Era di Bergamo, quartiere Monterosso, ma era cresciuto blucerchiato, a pane e Roberto Mancini. Un anno fa non aveva ancora spento 26 candeline e ci ha lasciati in modo atroce. Era il 14 aprile del 2012 e ci ha lasciati così, d’improvviso, su un campo di calcio. Oggi, sempre su un campo di calcio, ci auguriamo di ricordarlo al meglio. Ciao Moro, ovunque tu sia, tifa come sai. Tifa per noi”.
La lettera ufficiale dei suoi compagni del Livorno: “Ciao Moro,
Sei ancora lì, nello spogliatoio che ti asciughi i capelli con i jeans infilati senza maglia, ti vediamo ancora in palestra a fare qualche esercizio prima dell’allenamento. Ti sentiamo ancora in campo quando con la tua calma ed il tuo sorriso riuscivi a rendere il gruppo sereno, già con il tuo sorriso mai una parola di troppo ma sempre un sorriso per tutti. Il tuo posto è sempre lo stesso allo stadio e la tua voglia è ancora lì appesa ad aspettarti. E’ passato un anno, il tuo sorriso è ancora dappertutto. Passeranno altri mesi, altri anni ma tutti i ragazzi che hanno avuto la fortuna di condividere con te un percorso ti porteranno sempre nel cuore… Livorno e la sua gente ti porterà sempre nel cuore. Il tuo semplice e curato modo di essere, la tua voglia di vivere nonostante tutto, i tuoi occhi sempre pieni di gioia non se ne andranno così senza che nulla resti con le persone che ti hanno voluto bene. Chi ti ha conosciuto avrà di te un ricordo meraviglioso. Tutti riviviamo nella mente di chi ci ha voluto bene, nessuno se ne andrà via per sempre. Resterai sempre con noi, in ogni allenamento, in ogni partita. Ti vedremo ancora lì a guidarci con la maglia numero 25. Da te abbiamo imparato ad amare sempre e comunque la vita, abbiamo imparato a dare il giusto valore ad ogni cosa ed ad ogni singolo giorno. Ci hai insegnato che è meraviglioso lottare per qualcosa nonostante tutto e che sorridere, amare e rispettare le persone che ci stanno intorno sono gli unici modi che abbiamo per ingannare la morte. Siamo tutti orgogliosi di averti avuto come compagno.
Un abbraccio infinito
Dal tuo spogliatoio”.
Ecco la risposta della fidanzata e di un amico alla lettera fatta dai compagni di squadra: “Mi piace pensare che oggi, insieme a No ed a Voi, sotto lo stesso sole ci sia un pò di Lui… e allora ecco due parole per questa giornata da condividere con Voi tutti, la città ed il mare… Grazie ragazzi, la Vostra lettera è dolce come il ricordo, bella come il mare… A Mario piaceva ascoltare il silenzio del mare, quanti sogni nelle sue passeggiate sul lungomare di Livorno. Quanta vita nei mesi in cui ha indossato la maglia amaranto. Non è solo un ricordo, tutta la città si è lasciata avvolgere dal suo spirito pieno di semplicità, passione e speranza. E’ un viaggio speciale, ci siamo tutti, c’è anche Mario. Come quando abbiamo la sensazione di essere accanto a lui, proprio sul lungomare per condividere anche un sorriso o semplicemente un soffio di vento. Quando cerchiamo di trasmettiamo agli altri l’entusiasmo e la sua voglia di amare. Come avete scritto voi nessuno se ne va per sempre abbiamo imparato da Mario ad amare sempre e comunque tutto della vita. Non c’è davvero cosa più bella e potente. Siamo orgogliosi condividere con tutti voi la bellezza della vita. E’ il regalo più grande di Mario.
Con Affetto e riconoscenza
Vito & Anna”
Questo invece il ricordo di Roberto Baggio su Twitter: “Sei vivo nei nostri cuori e nelle nostre menti.Il tempo passa ma non ti dimentichiamo.Ciao Morosini“.
Ecco il ricordo nell’omelia ad un anno dalla scomparsa del vescovo: “La morte non è capace di cancellare l’amore. Chi ha voluto bene al nostro caro amico Morosini, ora gliene vuole di più. L’amore e l’affetto per lui dopo un anno è ancora più vivo: nell’amore tutto vive. Amare è la cosa più bella che c’è. La morte può essere sconfitta non dal dolore e dalla sofferenza, ma dall’amore”
Su Twitter il giornalista Pierluigi Pardo ricorda Morosini: “Un giorno orribile, un anno fa. moropersempre“.
Anche Marco Mazzocchi ricorda il Moro: “14 aprile 2012 – 14 aprile 2013. Ciao Piermario”