IL MESSAGGERO – La capolista fatica fino a metà ripresa con il Pescara di un super Pelizzoli: doppietta di Mirko, Cascione accorcia…
IL MESSAGGERO – Tre punti nel segno di Vucinic. Ha segnato. Due volte. Si è fatto ammonire per uno spogliarello di pantaloncini che ha fatto imbufalire Conte, con cui sono volati un paio di schiaffi, prima della pace negli spogliatoi.
Alla fine ha vinto la Juve. Due a uno. Ha deciso il montenegrino. Con una doppietta. Inutile l’eurogol di Cascione, che ha tenuto in partita un buon Pescara, rimasto in dieci per l’espulsione di Rizzo, e aggrappato alle parate di Pelizzoli. «Ha fatto due gol nonostante una partita di m…. Lo scudetto è più vicino. Ora pensiamo al Bayer, dovrà essere una guerra» ha rilanciato il tecnico. Vucinic ci scherza: «Eravamo in trance agonistica. Il Bayern? Sarà una guerra». Il ritmo imposto alla gara non è stato da bava alla bocca. Pelizzoli ha blindato la porta per 73 minuti con interventi miracolosi in serie su Giaccherini (3 volte), Giovinco, Vidal e Quagliarella, subentrato nel primo tempo al posto della formica atomica, uscito (in lacrime e in barella) per un infortunio al ginocchio destro (probabile stiramento del collaterale). Non è stata facile e scontata come prevede il canovaccio diun testa-coda. Alla fine ci hapensato Vucinic. Sacrosanto ilrigore che ha sbloccato la partita, come il fallo e il rosso direttodi Rizzo. Il montenegrino ha colpito dal dischetto e ha esultato
togliendosi i pantaloncini, un gesto che aveva fatto la prima volta in un Roma-Cagliari finito il 3-2 nel 2008. Conte non l’ha presa bene e con Vucinic sono volati alcuni schiaffi. Il montenegrino 5 minuti più tardi ha concesso il bis
su azione, prima di essere sostituito ed essere mandato al diavolo dal tecnico leccese. Inutile il sinistro fantastico di Cascione. E’ finita 2-1 per la Juve, che
adesso vede lo scudetto.