IL MESSAGGERO – È quanto emerge da alcuni documenti un tempo segreti e ora diffusi in rete…
IL MESSAGGERO -Il calciatore brasiliano Pelè, uno dei giocatori più conosciuti di tutti i tempi, veniva spiato dai militari del regime durante gli anni della dittatura in Brasile. È quanto emerge da alcuni documenti un tempo segreti e ora diffusi in rete, che testimoniano la stretta supervisione da parte delle autorità di allora sulle attività non solo sportive e finanziariema anche personali del “Dio del calcio”. Tra le 300mila cartelle compilate dai servizi segretimilitari, nel periodo tra il ’64 e l”85, per scovare possibili oppositori del regime, la scheda di Pelè mostra che vennero svolte indagini anche sui presunti attacchi alla casa del calciatore nella città di Santos, avvenuti negli anni ’70. Fino a cinquecento persone sono state uccise o sono scomparse in Brasile durante i vent’anni della dittatura, in cui migliaia di brasiliani vennero torturati, esiliati o privati dei loro diritti politici. Il presidente del Brasile Dilma Rousseff, anche lei torturata emessa in carcere dal governo militare, ha istituito l’anno scorso una commissione d’inchiesta per indagare sugli abusi perpetrati in quel periodo dal regime.