IL MESSAGGERO (S. Riggio) – A San Siro, la squadra di Conte si prende la rivincita sull’Inter, e rende quasi inattaccabile il secondo titolo, ma i nerazzurri reclamano contro Rizzoli…
IL MESSAGGERO – Quagliarella e Matri non perdonano. La Juventus si prende la rivincita contro l’Inter imponendosi 2-1. Il segnale a tutte le avversarie del campionato, i bianconeri lo danno dopo appena tre minuti, quando dalla distanza Quagliarella fa partire un gran tiro che si insacca sotto l’incrocio, dove nulla può l’incolpevole Handanovic. Uno-due micidiale per una squadra capace di stupire ormai da mesi. Tutto passa dall’immortale Pirlo, che a Torino sta vivendo una seconda giovinezza dopo gli anni trionfali al Milan. Se poi al suo fianco ci sono giocatori come Vidal e Marchisio, si capisce la forza della squadra di Antonio Conte, l’uomo che al termine del match va sotto la curva juventina a festeggiare la vittoria appena conquistata.La differenza tra Inter e Juve sta tutta nella condizione fisica delle due squadre: nerazzurri falcidiati dai troppi infortuni (e con Guarin in panchina), bianconeri lucidi, brillanti e veloci nelle ripartenze. Per la squadra di Andrea Stramaccioni non è sicuramente un periodo felice: in queste nove partite dovrà fare meglio perché il terzo posto si allontana sempre di più. Il grande assente del match risulta essere Alvarez, l’uomo fantasma, incapace di guidare i nerazzurri. L’argentino non lascia nessuna impronta sul match, tanto da essere sostituito all’intervallo per Guarin, che dà la scossa ai nerazzurri. Al 9′ della ripresa Cassano serve Palacio e l’argentino non sbaglia. San Siro esplode, ma nel momento migliore dei nerazzurri è la Juventus a trovare il raddoppio. Combinazione vincente Vidal-Quagliarella, palla in mezzo e rete di Matri, bravo a inserirsi tra Ranocchia e Chivu. Ora Conte può pensare alla gara di Champions col Bayern Monaco: approdare in semifinale sarebbe un traguardo straordinario.