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PALERMO. SABATINI: “Miccoli ha delle doti che ho visto in Totti”

Il DS giallorosso esalta l’attaccante del Palermo prima della sfida di dopodomani…

NOTIZIE PALERMO – Il ds giallorosso Walter Sabatini ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Mediagol: Il dialogo tra me e Zamparini è più sereno adesso rispetto a quando lavoravamo insieme? E´ ovvio che quando ognuno va per la sua strada non ci sono più motivi di conflitto. Il nostro rapporto è di grande rispetto e di gratitudine. Il presidente mi ha permesso di lavorare bene, di fare le cose che volevo, mi ha dato la facoltà di fare le cose che ho fatto. Il Palermo non mi è mai sembrata una squadra così modesta da essere ultima in classifica […]”.

Bastava ritoccare la squadra della finale per fare altri discorsi? Non voglio fare dietrologia, né per il Palermo, né per la mia squadra. Nel calcio bisogna godere di quello che si fa quando si verifica, un momento dopo è già troppo tardi. Se si ragiona così si fa solo un esercizio inutile. Sono riflessioni che dovrà fare la società, che dovrà fare Zamparini per ricostruire silenziosamente. A Palermo c´è Giorgio Perinetti che ha una sensibilità calcistica, una conoscenza, una capacità di traduzione di tutte le questioni calcistiche e ambientali fuori dal normale.Pensate che quando avevo 21 anni e sono andato a giocare a Roma il primo dirigente che ho trovato è stato Giorgio Perinetti. Pensate che esperienza può avere”.

“Schierare titolari dei giovani come Morganella e Garcia è stato un azzardo? Mi assumo tutte le responsabilità di quelle scelte, penso siano due buoni calciatori. Non hanno fatto benissimo quest´anno, anche se io li ho anche visti giocare molto bene. Però in queste stagioni gli errori sono a catena, se non li fa Morganella li fa Von Bergen, se no li fa qualcun altro. Non penso che si possa buttare la croce addosso a Morganella e Garcia. Poi tre anni fa erano dei ragazzi presi per star dietro a Cassani e Balzaretti”.

 

“Miccoli ha parlato bene di me? Quando un ragazzo che hai avuto parla così è un motivo di orgoglio. Lui è la storia recente del Palermo, ogni volta che il Palermo ha compiuto imprese c’era il suo zampino. E´talmente dotato dal punto di vista tecnico che nella mia carriera ho visto solamente Totti. Mi auguro possa concludere la sua carriera nel Palermo, magari con una risalita in Serie A, gli auguro questo”.

“Ilicic? Per qualità intrinseche, sia atletiche che tecniche, è un giocatore di primissimo livello e da grande squadra. E´ stato coinvolto in questa stagione discendente. Non si può mettere il singolo sul banco degli imputati. Il Palermo è stato vittima di un sentimento, di una annata disgraziatissima, non vanno ricercate le colpe nei singoli individui. Sono situazioni che il calcio prevede e che si concretizzano a volte”.

Redazione Sportiva