UNICREDIT IN PRESSING SU PALLOTTA

pallotta

IL MESSAGGERO (R.Dimito) – In casa Roma è il momento di pensare al dopo-sceicco. Va in questa direzione l’incontro tra la banca Unicredit e la proprietà americana. Come rivelano le pagine odierne de ‘Il Messaggero’, il club giallorosso ha bisogno a tutti i costi di liquidità entro giugno, il patrimonio è pesantemente in rosso (78 milioni), l’istituto di credito sente la responsabilità di assumere al più presto decisioni di cui deve farsi carico soprattutto James Pallotta, in quanto azionista di maggioranza. Il vicedirettore generale di Unicredit è volato alla volta di Boston proprio per incontrare il numero uno della Roma. Fallito il tentativo diAdnan Adel Al Qaddumi di entrare a far parte del pacchetto azionario della società, è arrivato il momento di trovare comunque i soldi per dare ossigeno al club. E i soldi devono metterli innanzitutto Pallotta e gli alleati Usa. Finora gli americani hanno iniettato circa 90 milioni. Di questa cifra, poco più di 36 milioni hanno rappresentato la quota parte di investimento – di complessivi 60,3 milioni  – per acquistare (era il 18 agosto  2011), il 67,1% della As Roma da Roma 2000. Poi americani e Unicredit, tramite Neep, hanno lanciato l’Opa sulla società giallorossa, che è sempre quotata in Borsa: in questa operazione Pallotta&c. hanno speso altri 15 milioni. Infine sempre gli investitori d’oltreoceano hanno partecipato al finanziamento – soci da 65 milioni  totali (la loro quota si è aggirata a  39 milioni) all’interno di una ricapitalizzazione complessiva da 80 milioni. Gli altri 15 milioni, tuttavia, non sono stati versati dai soci. Comunque, la somma è altamente insufficiente per il fabbisogno finanziario dei prossimi mesi. Ecco perchè potrebbero servire subito da 50 a 100 milioni.

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