”Il ruolo piu’ delicato e’ quello del medico del 118…”
MORTE MOROSINI – “Tutti i membri dell’equipe medica hanno omesso di impiegare il defibrillatore”: lo scrivono i periti del gip nella consulenza sulla morte di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo un anno fa a Pescara. I medici, si sottolinea, sono chiamati a conoscere ”il valore insostituibile del defibrillatore”. ”Il decesso – concludono i periti – e’ inquadrabile come morte improvvisa cardica aritmica, secondaria a cardiomiopatia da cui era affetto, precipitata dallo sforzo fisico‘. I periti nominati dal gip di Pescara Maria Michela Di Fine (Vittorio Fineschi, Franco Della Corte e Riccardo Coppato), le cui conclusioni verranno dibattute nell’incidente probatorio il 19 aprile, hanno esaminato anche le responsabilità dei 4 medici giunti in soccorso di Piermario Morosini, collassato in campo quasi un anno fa. Per i periti, ”il ruolo piu’ delicato” e’ quello del medico del 118 Vito Molfese perché non riconobbe il non impiego del defibrillatore da parte degli altri medici..