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Serie A a 16, squadre Primavera in Lega Pro e nuovi stadi. Nel calcio i progetti restano chiacchiere all’infinito

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LA REPUBBLICA.IT (G.Bocca)– Il presidente  del Napoli De Laurentis è sulle prime pagine di tutti gli organi di informazione per la sue proposte per salvare il calcio italiano: riduzione della A a 16 squadre, le formazioni Primavera in Lega Pro e nuovi moderni stadi. Le proposte del massimo dirigente del club partenopeo sono logiche e sicuramente ottime, ma non bisogna dimenticare che questi discorsi si fanno da 15 anni e quindi dare tutto questo risalto mediatico a queste dichiarazioni è sicuramente ingiustificato, come evidenzia nel suo articolo nel quotidiano on line de La Repubblica Giorgio Bocca. La serie A non può essere ridotta perchè nessun club si autoretrocederebbe perdendo i soldi garantiti da diritti tv,sponsor e botteghino, così come è impensabile far giocare le primavere in Lega Pro per il semplice motivo che sparirebbero molte piccole squadre che già adesso hanno una ribalta minima nel panorama calcistico italiano. I nuovi stadi meritano delle considerazioni a parte: i club stanno aspettando la ormai arcinota e fantomatica legge sugli stadi, che è ferma in parlamento per cercare di ricavare dei privilegi sia a livello fiscale che speculativo perché gli stadi si possono, anzi si devono costruire, anche senza la legge così come ha fatto la Juventus. De Laurentis non ha fatto altro che continuare a fare proposte che da anni ormai restano tristemente tali.

Redazione Sportiva