EXTRA TIME (L.Bianchini) – Il 2012-13 è stato un anno di transizione per il Monaco di Claudio Ranieri. L’ex allenatore della Roma, che viene da anni di esoneri, sta riportando agli antichi splendori una squadra che ha il più alto budget d’Europa. Ecco l’intervista all’allenatore romano pubblicata da ‘Extra Time’:
LA PROMOZIONE IN LIGUE 1 – «Calma, siamo sempre stati nei primi tre, ma in autunno non giocavamo così bene».
IL SEGRETO DEL MONACO – «Obbadi. A fine ottobre vincevamo 1-0 contro il suo Troyes in Coppa di Lega, poi è entrato lui e ha cambiato la partita. L’abbiamo comprato e ha cambiato anche noi».
IL PARAGONE – «Il Monaco a quale squadra italiana assomiglia? Se ne facciamo un discorso di pressione, al Chievo».
LA PIU’ GRANDE SCOPERTA DI RANIERI – «Difficile… forse John Terry. Un giorno lo vidi con le riserve del Chelsea e dissi: “Diventerà capitano della Nazionale“. I miei titolari erano Leboeuf e Desailly, campioni di tutto con la Francia, ma cambiai. Stava fuori Leboeuf».
GLI ERRORI COMMESSI – «Non sarei dovuto tornare a Valencia nel 2004 e neanche andare via nel ’99: chiesi 2-3 rinforzi ma il club disse no, cambiò tecnico e vinse».
IL RETROSCENA – «A maggio ho quasi scelto il Qatar. Era tutto fatto, poi è arrivato il Monaco. Per il prossimo mercato sento un sacco di nomi, anche Tevez. Ma non ci credo».
IL DESIDERIO DI RANIERI – «Vorrei allenare una Nazionale, un giorno».
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