Ancora un interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio Is Arenas, che ha fatto finire in manette, tra gli altri, il presidente del Cagliari Massimo Cellino…
CASO IS ARENAS – Ancora un interrogatorio nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio Is Arenas di Quartu, la nuova casa del Cagliari calcio che tra novembre 2012 e febbraio scorso ha fatto finire in manette il patron rossoblu, Massimo Cellino, il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Quartu, Mauro Contini e Stefano Lilliu, i funzionari dello stesso Comune Pierpaolo Gessa e Andrea Masala e l’impresario Antonio Grussu, tutti attualmente agli arresti domiciliari, per peculato e falso. Oggi il sostituto procuratore Enrico Lussu ha sentito come persona informata Raffaele Sundas, dirigente del settore Lavori pubblici di Quartu che ha preso il posto di Pierpaolo Gessa come responsabile del procedimento riguardante lo stadio. Il funzionario ha risposto per quattro ore alle domande del Pm e del commissario del Corpo Forestale, che ha condotto le indagini, Ugo Calledda. Sundas avrebbe spiegato al magistrato di essersi subito reso conto dei «problemi», ad iniziare dalla procedura per la realizzazione dello stadio che era stata attribuita al settore Lavori pubblici, di cui era responsabile Gessa, ma che in realtà sarebbe dovuta finire al settore Edilizia privata, visto che si tratta di un’opera privata su terreno pubblico. Sundas avrebbe anche spiegato che quel progetto sarebbe dovuto passare attraverso un’approvazione regionale: doveva ottenere la valutazione di impatto ambientale (Via) e quella del settore Tutela paesaggistica.