BORJA VALERO: “FIORENTINA, prendiamoci l’Europa”

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «Sto giocando la mia migliore stagione, per la Champions sarà decisiva la gara col Milan. Jovetic? Ama questa squadra»

(getty images)
(getty images)

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Quando il normale diventa speciale. Un intellettuale prestato al calcio, raffinato con le parole come nel tocco di palla. Un anti-mito che divora libri, parla di politica, gira curioso nei meandri di Firenze. «C’è solo Borja Valero», cantano i tifosi. «Re Borja» incassa intimidito e rimane lo stesso. Una persona normale, un calciatore speciale. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport:

Allora Borja, complimenti.
«Per cosa?».
Per tutto. Ha presente cosa pensa la città di lei?
«Sono felice che i tifosi mi apprezzino, sento i cori e l’affetto della gente. E’ una cosa magnifica, anche perché non sono un bomber. Sembrare bravo senza segnare è più complesso».
Si sente il simbolo della rivoluzione tecnica della Fiorentina?
«No. I simboli sono la squadra e lo stile di gioco di Montella. Seguendo il quale, è semplice dare l’impressione di essere più forti».
Assist, media voto, passaggi. Ai primi posti di tutte le statistiche c’è Borja Valero. Ma è sempre stato così?
«Forse è la mia stagione migliore. Magari il prossimo anno gioco male e faccio una brutta figura (ride, ndr). Spero di rimanere su questi livelli: anche se forse in Spagna non la pensano così».
Ahi, capitolo nazionale. Il talento della generazione di fenomeni la tiene fuori dal giro…
«Il calcio è questo. Io continuo a sperarci e sogno di andare al Mondiale in Brasile: ma so che sarà quasi impossibile. Sono felice di veder vincere la Roja, certo mi piacerebbe esserci».
Lei è stato fra i primi a credere nella rinascita della Fiorentina. Perché?
«I dirigenti me l’avevano promesso. Io mi sono fidato e così è stato».
Cosa pensa di Rossi?
«Che è nel posto giusto. Il nostro calcio è perfetto per lui e Giuseppe perfetto per noi. Ora deve pensare a guarire senza fretta».
Sarà più facile trattenere Jovetic? Dicono che non sia felice.
«Stevan è totalmente diverso da come lo vedete, ride e scherza ogni giorno. Vuole fare le cose per bene, segnare, e portare la Fiorentina più in alto possibile. Anche in Champions. Lotteremo fino in fondo».
Milan e Napoli però sono forti.
«Molto. Squadre con tipologie di gioco diverse. Entrambe, però, redditizie. Per me il Milan gioca meglio. Hanno avuto difficoltà all’inizio, adesso vanno a mille. Il Napoli è una squadra più “italiana”, va spesso in contropiede. Potendo contare su un giocatore super come Cavani, oltre ai vari Hamsik, Insigne e Pandev».
Il prossimo 7 aprile ospiterete proprio il Milan. Sarà decisiva?
«No. Sicuramente importante. Ma se prima perdiamo contro il Cagliari siamo al punto di prima».
Se le diciamo Montella, cosa le viene in mente?
«Un vincente. Anche quando siamo sopra nel punteggio, se vede qualcosa che non gli piace si arrabbia moltissimo».
E Della Valle? 
«E’ sempre con noi, vederlo con questa voglia è molto importante. In Spagna i presidenti sono calmi e distaccati».
Come giudica la Serie A?
«Mi piace la passione dei tifosi, molto meno la qualità dei campi. Tra i giocatori scelgo Pirlo, tra gli stadi San Siro. Noi abbiamo un centro sportivo che è un gioiello».
Cosa è per lei Firenze?
«Una città della quale mi sono subito innamorato».
Se non avesse fatto il calciatore, chi sarebbe Borja Valero?
«Mi hanno sempre detto che potevo fare il giornalista, ma non credo. Sicuramente avrei studiato molto di più. Materie letterarie, niente numeri».

CLICCA QUI PER TUTTE LE NEWS SULLA FIORENTINA O VAI SU WWW.VIOLANEWS.COM

Gestione cookie