Nuovi azzurri. DE SCIGLIO e CERCI, il bello dei debuttanti

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Cabrini sul milanista: «A Ginevra ha mostrato personalità». Bruno Conti sul granata: «Io orgoglioso di averlo scoperto»

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LA GAZZETTA DELLO SPORT – Non capita tutti i giorni di esordire in Nazionale e per giunta contro il Brasile. Mattia De Sciglio e Alessio Cerci sono sopravvissuti a un battesimo speciale. Cesare Prandelli a Ginevra li ha buttati in acqua e loro hanno nuotato, senza annegare nell’emozione. Il bello dei debuttanti. Mattia De Sciglio ha colpe sui due gol brasiliani. Se i due errori li avesse commessi un veterano, faremmo altre valutazioni. Un ventenne però ha diritto di sbagliare, tanto più se è protagonista di una prestazione luccicante per decisione e sfrontatezza. Chiediamo conferma ad Antonio Cabrini delle nostre impressioni: «De Sciglio è andato bene, ha mostrato personalità. Sui gol del Brasile ha sbagliato per inesperienza, a quei livelli non ti perdonano la minima sbavatura. Il ragazzo va lasciato tranquillo. Deve crescere, percorrere la sua strada. Assurdo paragonarlo a questo o a quell’altro. E’ un destro adattato a sinistra, ovvio che a destra si trovi meglio. In frangenti simili ci vuole incoscienza. Non bisogna pensare alla pressione, devi ripetere a te stesso che sei lì perché sei stato scelto e non sorteggiato». Alessio Cerci ala destra azzurra nel secondo tempo di Ginevra. Ruolo affascinante, che appartenne a Gigi Meroni, Franco Causio, Bruno Conti. Caso vuole che Cerci sia stato scoperto proprio da Bruno Conti, come Cabrini campione del mondo a Spagna ’82 e da tempo responsabile del settore giovanile della Roma: «La prima volta che lo vidi Alessio aveva 13 anni e giocava a Valmontone (paese a circa 50 chilometri dalla Capitale, ndr), in una società satellite della Roma. I genitori non potevano fare tutti i giorni avanti e indietro con Trigoria, così lo mettemmo in pensionato da noi. Sono felicissimo di aver visto l’esordio in Nazionale di Alessio, sono orgoglioso di averlo scoperto. Col Brasile ha giocato un’ottima partita. In questa stagione, al Torino con Ventura, ha trovato una continuità che lascia ben sperare. Alessio è cresciuto tanto e in Nazionale può andare lontano. E’ forte fisicamente, tira con tutti e due i piedi, ha il senso del gol. Anche nelle giovanili segnava parecchio».

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