BOATENG ALLE NAZIONI UNITE – Kevin Prince BOATENG è intervenuto al Palazzo delle Nazioni di GINEVRA in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali. Ecco le dichiarazioni del centrocampista del MILAN, riportate da Adnkronos:
“Il razzismo non va via da solo. Se non lo fronteggiamo, dilagherà. È un onore per me avere la possibilità di parlare qui oggi. Siamo nel 2013 e il razzismo è ancora tra noi e rappresenta ancora un problema. Il razzismo non è solo un argomento da History Channel o qualche cosa che si riferisce alle storie dei tempi passati o che semplicemente accade in territori lontani dal nostro. Il razzismo è reale ed esiste qui e ora. Il razzismo si trova nelle strade, sul posto di lavoro e anche negli stadi di calcio. Ci sono stati momenti nella mia vita in cui non volevo neanche affrontare il problema. Ho cercato di ignorare il razzismo, come se fosse un mal di testa che sai andrà via prima o poi, basta aspettare. Ma quella era una illusione”
Sui fatti di Busto Arsizio:
“Ho deciso di interrompere la gara e ho scagliato la palla sulle tribune perchè mi sentivo profondamente arrabbiato e offeso dalle ingiurie razziste a me indirizzate dagli spalti. Di per sè questo gesto non avrebbe avuto particolare risonanza. Tuttavia i miei compagni di squadra dell’AC Milan mi hanno subito seguito fuori dal campo senza neppure un attimo di esitazione. La cronaca del fatto che l’intera squadra dell’AC Milan avesse proprosto in campo un risoluto e univoco atteggiamento contro gli atti di razzismo in essere ha generato titoli di prima pagina nei media di tutto il mondo. Questa è la ragione della mia presenza qui oggi”.