JUVENTUS, DICHIARAZIONI MAROTTA – Beppe MAROTTA, direttore generale della JUVENTUS, è stato intervistato da Radio Anch’Io lo Sport. Ecco le sue dichiarazioni:
Sul clima difficile che accoglie la Juve in trasferta:
La situazione sta degenerando: ogni volta che andiamo in trasferta veniamo scortati da blindati della polizia e accolti da bastionate e lanci di pietre. Sicuramente il tifo può diventare vessatorio. Ci sono situazioni non solo riconducibili al tifo. Mi sembra di essere tornati al tempo dei romani e dei gladiatori, ‘mors tua, vita mea’, ma la situazione deve essere allargata, è una questione di cultura e di educazione e bisogna trovare gli elementi che possano acculturare questi ragazzi. Il rapporto con il Bologna è ottimo, c’è rispetto e forte cordialità. Da loro ci sono 4 nostri giocatori. I fatti accaduti posso considerarli fatti da reprimere o condannare ma sono fatti isolati.
Sul momento in campionato:
Siamo orgogliosi di aver ricostruito una grande società. In campionato siamo messi bene ma mancano ancora nove partite e quindi serve grande umiltà, ci sono ancora tante tappe da superare. Per la Champions posso dire che è motivo di grande orgoglio essere tornati nell’elite e speriamo anche che la fortuna adesso ci assista un pochettino.
Sulla polemica che ha coinvolto Conte al termine del match contro il Bologna:
Si è trattato di piccoli gesti di libertà da tollerare. Quella di Conte è stata un’esultanza rivolta solo alla nostra gente, senza assolutamente mancare di rispetto agli avversari, nonostante lui sia stato insultato dai tifosi avversari in tribuna. Il calcio è un contenitore di emozioni che a mio parere non vanno represse.
C’è il rischio di perdere il tecnico?
La sua è stata un’esternazione molto istintiva legata alla partita e contingente. Conte è un ottimo allenatore e spero possa restare alla Juve il più a lungo possibile. La Juventus è una grande società, adesso una delle migliori d’Europa, una società di eccellenza. È ovvio che un allenatore non posso restare una vita in una società, a parte Ferguson, ma io sono certo che nei prossimi anni avremo ancora Conte con noi.
Ibrahimovic?
Non verrà alla Juventus. Ibra è un campione e bravo giocatore, ma cosa diversa è considerarlo un profilo da Juventus.
Icardi?
Quando si parla di giovani bisogna avere pazienza e andare con i piedi di piombo…
Sull’arrivo di Anelka:
Anelka è arrivato a parametro zero, abbiamo voluto rafforzare un reparto offensivo in considerazione che ci potesse essere un infortunio dietro l’angolo. Ora tutti sono a disposizione e Anelka trova poco spazio ma si era infortunato Bendtner e siamo intervenuti sul mercato.