LA GAZZETTA DELLO SPORT (M. Malfitano) – Il tecnico dà la scossa alla squadra e alla città «Conta vincere. De Laurentiis ci ha caricato…»
LA GAZZETTA DELLO SPORT (M. Malfitano) – Il tempo stringe e le chiacchiere le porta via il vento. L’ha capito pure Walter Mazzarri che, oggi pomeriggio, come riporta la Gazzetta dello Sport, si gioca una percentuale importante per confermarsi al secondo posto. Toccherà all’Atalanta verificare fino a che punto la settimana vissuta tra incontri e cene sia servita al Napoli per superare la crisi evidenziata dai risultati delle ultime 6 giornate di campionato. «Dobbiamo fare un patto tra di noi, provare a stare tutti uniti per confermare quanto di buono fatto fin qui», ha detto l’allenatore napoletano. Un modo per far capire a tutto l’ambiente che il Milan è lì, pronto ad effettuare il sorpasso? «E’ una squadra che ho sempre rispettato, anche quando era a tanti punti di distacco. Pensiamo a vincere noi, in quel caso il Milan dovrà fare più punti per superarci. Ma ci sono anche Inter, Roma, Lazio e Fiorentina che sono forti». Il tecnico poi ha chiamato i tifosi a raccolta e ha voluto ringraziare il presidente De Laurentiis: «Con il presidente è stato un confronto ancora più bello del solito. Abbiamo parlato, s’è fatto vedere dai ragazzi come era accaduto già l’anno scorso. Riesce sempre a dare un contributo, i ragazzi hanno constatato la fiducia della società nei loro confronti dopo il lavoro di questi anni. Chi vuole bene a questa squadra deve pensare che mancano dieci partite, inizia un torneo nuovo, daremo il massimo e tireremo le somme alla fine. La gente deve capirlo e deve spingerci anche se le cose inizialmente non dovessero andare nel migliore dei modi». Un invito disperato, che Mazzarri ha voluto rivolgere ai tifosi, consapevole che il periodo è davvero delicato. I novanta minuti di oggi potrebbero essere determinanti per il futuro e per il secondo posto. Ed è proprio nei momenti più difficili che il San Paolo non ha mai tradito. Il resto spetta a lui e ai suoi giocatori, perché in campo ci vanno loro.