LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Caruso) – Due reti dell’argentino e una di Lodi stendono la baby Udinese orfana di Totò. Muriel rende meno amaro l’addio alle coppe…
LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Caruso) – Il Catania si aggiudica lo spareggio contro l’Udinese e riprende a marciare verso l‘Europa. Chi fosse entrato al quarantasettesimo minuto (primo della ripresa) non solo non avrebbe perso nulla di rilevante, ma avrebbe anche evitato di chiedersi come sia possibile che dal nulla nascano prodigi. Dopo 2 cadute dolorose (contro l’Inter e Juve entrambe vittoriose nel recupero) i siciliani si rialzano proprio contro il club al quale oggi si ispirano, come squadra e come società. Ma quella costretta a cedere il passo al Catania non è la solita Udinese. Guidolin schiera una squadra piena di ventenni di belle speranze e soprattutto priva di ben 8 titolari (fra squalifiche e infortuni). Una pattuglia di semisconosciuti che nel primo tempo non solo riesce a tener testa alla squadra rivelazione del torneo, ma addirittura può contare un paio di mezze occasioni non sfruttate. La partita la spacca Gomez con una doppietta in 20 minuti che proietta i siciliani a soli due punti dalla Lazio. Ad arrotondare il risultato ci pensa Lodi su punizione, complice anche una deviazione di Muriel, che nel finale troverà il gol che rende meno amara la trasferta dell’Udinese in terra siciliana. La truppa di Maran nelle ultime 9 gare, tolta la doppia trasferta lazial-milanista, avrà avversari abbordabili che alimentano la speranzella europea.