Esultanza CONTE, ma PIOLI non ci sta: “Più rispetto”

LA GAZZETTA DELLO SPORT (G.B. Olivero) – Stefano: «Si deve essere bravi anche nelle vittorie» Antonio: «Mi viene voglia di andare via dall’Italia…»

(Getty Images)
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LA GAZZETTA DELLO SPORT (G.B. Olivero) – Dietro quella gioia, quell’esultanza sfrenata, quei gesti verso il popolo bianconero c’è la consapevolezza di aver quasi vinto un altro scudetto e soprattutto di aver costruito una squadra vera, che sa vivere le partite, sa soffrirle, sa gestirle. Dietro quella gioia così esplosiva c’è tutto Antonio Conte: allenatore della Juve, tifoso della Juve, leader della Juve. Trenta secondi prima che l’arbitro Bergonzi fischi la fine, Conte si gira verso la curva bianconera e comincia a esultare: braccia mulinate verso l’alto e tutti i classici gesti di tripudio. Stefano Pioli vede la scena e non la prende bene. Stringe la mano a Conte in modo stizzito, poi si rivolge ad Alessio: «Angelo, non si fa così. Portate rispetto. Si deve esser bravi anche nelle vittorie». I due allenatori poi si incontrano nello spogliatoio: «L’esultanza di Conte non mi è piaciuta — spiega  Pioliperché non era rivolta solo ai suoi tifosi, ma anche ai nostri». Dopo la gara Conte ribadisce i motivi della sua gioia: «Se non posso nemmeno esultare con i tifosi dopo una vittoria così importante, ditemi voi cosa si può fare. So che quando vinciamo dà fastidio a tanti, ma non posso farci nulla». Poi Conte attacca: «Piuttosto le cose serie sono altre: dappertutto, anche in una città civile come Bologna, siamo accolti da pietre e bastonate, troviamo genitori con i bambini in braccio che bestemmiano e ci urlano insulti di ogni genere. Mi viene voglia di andare via dall’Italia, non è pensabile andare a Firenze, Napoli o Bologna ed essere trattati così. Facciamo vedere queste cose, invece della mia esultanza. Io continuerò a esultare con i miei tifosi come e quando voglio. Sto vincendo uno scudetto e secondo qualcuno dovrei tenermi dentro la mia gioia? Non scherziamo».

 

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