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Pepito viola «Sogno lo scudetto Fiorentina, si può»

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RASSEGNA STAMPA. GAZZETTA DELLO SPORT – Per uno abituato a bruciare le tappe e a lottare e correre sul campo, stare lontano dal terreno di gioco per quasi due anni deve essere veramente uno strazio. Giuseppe Rossi dopo aver raggiunto il successo con il Manchester United, la Nazionale e il Villareal è stato costretto a due lunghissimi stop a causa di due infortuni allo stesso ginocchio. Cose da far venir meno la voglia di allenarsi e giocare a calcio. Ma non a Pepito, che lavora sotto traccia a New York, dove è nato, insieme a guru della fisioterapia, Luke Bongiorno, per tornare quello che era e per ripagare la fiducia della Fiorentina, che lo ha acquistato quando più nessuno sembrava credere in lui. In una lunga intervista pubblicata nella Gazzetta dello Sport di oggi, Pepito lancia dichiarazioni importanti, partendo dalla sua fame di vittorie: «La Fiorentina mi ha richiesto con decisione e ha dimostrato di credere in me nel momento più difficile. Sono cose che vanno dritte al cuore. E poi Montella fa un gioco molto “spagnolo”, che si adatta bene alle mie caratteristiche. Per questo non vedo l’ora di giocare con Jovetic». In viola Rossi ritroverà un suo ex-compagno, Borja Valero, prima snobbato ora ricercato dalle grandi: « Molti, nel calcio, vedono solo quelli di 1,90 per 80 chili. E invece ci sono tanti giocatori dal fisico normale che hanno un’intelligenza tattica sopraffina e sanno già come muoversi prima che la palla gli arrivi fra i piedi. Borja è uno di questi». Ricreando la coppia d’oro del Villareal che ha meravigliato l’Europa, la Fiorentina ha messo chiaro e tondo le carte in tavola e le ambizioni da grande. Ma cosa guadagna la Viola dal suo acquisto? «Uno che vuole sempre vincere. È un chiodo fisso. Non penso ai soldi o alla bella vita, mi piacerebbe vincere qualcosa, perché è da quello che si giudica un giocatore». Un tipo tosto, Pepito Rossi, ma con un cuore umile e timido, come quando ha incontrato il suo idolo, Kobe Bryant, ma «lo ha avvicinato mia sorella: io sono timidissimo e preferisco non rompere le scatole. Abbiamo fatto una foto assieme, non credo che abbia capito chi ero: proprio una bella serata. Lo ammiro per la sua voglia di vincere».

Redazione Sportiva