APPROFONDIMENTI- Due presidenti che hanno fatto grandi le loro squadre, ma parlano molto, sopratutto di allenatori…
APPROFONDIMENTI – Hanno molto in comune Silvio Berlusconi e Maurizio Zamparini. Entrambi imprenditori di successo, hanno deciso di entrare nel mondo del calcio. Tutti e due hanno preso in mano realtà depresse, Berlusconi salvò il Milan dal fallimento, mentre Zamparini, al Palermo, è subentrato a Franco Sensi nel 2002 ed è riuscito a riportare i rosanero in Serie A dopo 31 anni di assenza. Tutti e due insomma sono riusciti, ovviamente in contesti diversi, a trasformare situazioni difficili in grandi successi.
I due hanno anche altro in comune, ad esempio entrambi faticano ad avere rapporti sereni con i propri allenatori. Chi allena il Milan sa, fin dal primo ingresso a Milanello, che dovrà fare i conti con l’ingombrante presenza di Berlusconi, sempre pronto a dare “consigli” più o meno graditi, spesso non in privato, ma davanti alle telecamere. Consigli che, ovviamente, mettono il malcapitato allenatore in una posizione difficile. Zamparini invece è ancora più imprevedibile, non si limita a parlare, ma passa velocemente ai fatti e tutta la sua la storia da presidente del Palermo è costellata da esoneri continui. Quest’anno siamo già al quinto allenatore in stagione: sulla panchina rosanero si sono seduti due volte Sannino, due volte Gasperini e una Malesani.
La differenza principale tra i due a conti fatti è questa, Berlusconi spesso si lamenta, ma difficilmente caccia un’allenatore e spesso i risultati gli hanno dato ragione. Basti vedere quanto successo quest’anno: il Milan, dopo una partenza più che disastrosa ha avuto la forza di continuare con Allegri, anche per merito di Adriano Galliani che spesso e volentieri fa da contraltare alle decisioni di Berlusconi, e questa scelta si è rivelata vincente. I rossoneri hanno sfiorato l’impresa in Champions League e sono passati dal terzultimo al terzo posto. Zamparini invece ha cacciato Sannino dopo due partite, ha preso Gasperini, lo ha cacciato quando i risultati non arrivavano per buttarsi su Malesani, un progetto durato solo 3 partite, che sono comunque molte di più del Gasperini bis: ora si riparte con Sannino, ma la frittata è fatta e la Serie B sembra inevitabile; del resto chi è causa del suo mal…
Edoardo Lavezzari