Totti-Nike, un rapporto tra luci e ombre

NUMERI E CURIOSITA’ – “Mi sembrava di avere i piedi nella sabbia bollente: assurdo, mai mi era capitata una cosa del genere. Ora mi ritrovo con due vesciche belle grosse ai piedi“. Parole di Francesco Totti in merito agli scarpini firmati Nike indossati nel 2004 durante i campionati europei in Portogallo con la maglia azzurra. Si trattava di un paio di calzature bullonate bianche e rosse, con il numero 90 in evidenza, che già gli avevano dato problemi in allenamento e che l’attaccante della Roma e della Nazionale, nella partita di esordio dell’Italia contro la Danimarca fu costretto a sostituire dopo poco più di 30 minuti. Nonostante avesse firmato un contratto per quattro anni ad un milione di euro circa a stagione, dopo quell’esperienza decise di lasciare le Nike e di giocare con le Diadora personalizzate.  Eppure il colosso statunitense fu tra i primi ad intuire la grandezza del giovane Francesco e, neanche ventenne, a metterlo sotto contratto per un corrispettivo di 300 milioni delle vecchie lire. Ora le strade di Totti e della multinazionale dell’abbigliamento sportivo tornano ad incrociarsi grazie all’accordo raggiunto dall‘As Roma per dieci anni: tutte le formazioni giallorosse, dalla giovanili alla prima squadra, indosseranno le magliette con il celebre baffo. E c’è da giurare che il Capitano, che ha appena raggiunto il record dei 225 gol in serie A, taglierà ancora tanti altri traguardi con il brand che da oggi lo accomuna ai più grandi campioni dei nostri tempi: da MessiCristiano Ronaldo, da Iniesta a Neymar, fino a RooneyIbrahimovic.

Damiano Frullini

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