Il tecnico bianconero parla anche di Milan – Barcellona: “Tifo sempre per una squadra italiana. E se poi passano i rossoneri saliamo anche nel ranking”…
Ecco le dichiarazioni al termine del match tra Juventus e Catania del tecnico bianconero Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport: “È stata una partita voluta vincere a tutti i costi, con grande cuore, con grande forza, con grande voglia, credendoci fino alla fine, contro una squadra che si è presentata a Torino organizzata tatticamente molto molto bene. Non era facile, abbiamo trovato 11 giocatori sotto la linea della palla, ben disposti tatticamente, per di più c’erano anche giocatori molto bravi come Gomez, Castro bravi a ripartire, lo stesso Almiron è uno che palla al piede riesce a spaccare il campo“.
Festeggiavate solo questa vittoria? Un’occhiata a quello che succedeva dietro di voi l’avete data?
“Pensiamo a noi, perché è un campionato tosto, difficile, stressante sotto tutti i punti di vista. L’anno scorso se anche fossimo arrivati terzi la società sarebbe stata non contenta, super contenta di me e dei ragazzi. Venivano da due settimi posti e rientrare in Champions era l’obiettivo l’anno scorso, invece abbiamo fatto qualcosa di straordinario perché abbiamo vinto da imbattuti, siamo arrivati in finale di Coppa Italia, quest’anno abbiamo riconquistato una Supercoppa, un trofeo, lo stesso contro il Napoli. Ci stiamo riproponendo di nuovi a grandissimi livelli. Quest’anno è inevitabile, perché con il triangolino sulla maglia, partiamo per una questione proprio giusta, da favoriti. Però, rivincere non è mai facile…”
E’ il distacco più ampio della stagione: per riaprire il campionato servono quattro sconfitte consecutive della Juve e che Napoli o Milan le vincano tutte. È plausibile?
“Io faccio gli scongiuri, questo è fuor di dubbio, perché la parola sconfitta sapete che io non la digerisco. Noi non possiamo fare i conti, pensiamo di partita in partita, la prossima ‘finale’ sarà a Bologna sabato sera. Cerchiamo di recuperare bene, perché questa settimana è stata – tra il Napoli, la qualificazione in Champions, la partita col Catania –sicuramente molto impegnativa e stancante, sia da un punto di vista fisico che psichico. Ho dato domani un giorno che non era previsto, per recuperare forze fisiche e nervose, per prepararci per una settimana importante, perché per noi ogni settimana diventa fondamentale. Si tratta di mettere mattoncino dopo mattoncino, poi quando avremo raggiunto, se saremo bravi, raggiunto la meta, allora ci rilasseremo un pochettino“.
Sulla partita
“È stata una partita che se l’avessimo sbloccata subito sarebbe stata un’altra partita, noi le occasioni le abbiamo avute per sbloccarla. Poi è inevitabile che più passano i minuti e più diventa difficile perché loro prendono fiducia, poi ripeto abbiamo affrontato una squadra che è la rivelazione del campionato italiano. Nonostante questo penso che abbiano fatto solo un tiro in porta, Buffon è stato inoperoso e dimostra comunque il nostro predominio territoriale su tutto, sulle occasioni, sul possesso, su tante situazioni. È inevitabile che poi diventa difficile trovare la via della rete, una volta che riesci a trovarla poi… infatti abbiamo fatto gol con Giaccherini, poteva finire 2-0 perché ha avuto subito l’occasione Quagliarella“.
Su Paul Pogba
“Nel primo tempo non mi aveva soddisfatto, invece nel secondo tempo ha fatto cose importanti. Deve crescere, deve continuare a fare quello che sta facendo con grande umiltà, è un ragazzo a posto. Deve continuare a crescere: testa bassa e pedalare, anche perché ha l’esempio in squadra di giocatori che fanno questo nonostante siano campioni affermati, lui per adesso non ha vinto assolutamente niente“.
Farà il tifo per il Milan contro il Barcellona martedì?
“Tifo per una squadra italiana, per il Milan, che è una grandissima squadra, e che sta facendo molto bene. Si è ritrovata, merito sicuramente di Allegri e di una società che in poco tempo ha ringiovanito la rosa, mettendo giocatori di qualità ed è un avversario molto molto temibile anche in campionato. Detto questo, preferisco che il Milan vada avanti, perché abbiamo un ranking Uefa dove dobbiamo guadagnare punti, è una squadra italiana, porta prestigio a tutta la nazione, dimostra che noi tecnici italiani siamo molto preparati tatticamente come dimostrato da Allegri nell’andata. Mi auguro che possano arrivare ai quarti, perché se lo meritano e sarebbe una bella cosa, al di là dell’eliminazione del Barcellona”.
Cosa pensa di un eventuale accoppiamento Milan-Juve ai quarti?
“È meglio di no perché ci sono due squadre e abbiamo possibilità comunque di giocarci la partita, i nostri quarti. Sarebbe un peccato affrontarci ai quarti“.
Sembra che tutti i suoi giocatori siano contenti e stiano bene, è così?
“Di questo io sono molto contento, perché nel momento in cui andiamo a prendere qualche calciatore noi facciamo delle valutazioni tecniche, tattiche, morali, sotto tutti i punti di vista, anche perché visto che il nostro è un gioco di squadra, il singolo è nella squadra, il predominio da parte nostra è una questione di organizzazione tecnico-tattica in cui il singolo, il talento poi si esalta e non al contrario come a volte succede in tante altre squadre, dove un allenatore è poi soggetto allo stato di forma dei campioni e dei fuoriclasse. Noi pensiamo di andare avanti con la squadra, ad avere un gruppo straordinario a disposizione, sia chi gioca sia chi non gioca ha entusiasmo e gioia quando entra“.