LA GAZZETTA DELLO SPORT (L. Taidelli) – Sfida chiave per cancellare Londra e sperare ancora nel 3° posto: «Ribadisco, è la priorità…”
LA GAZZETTA DELLO SPORT (L. Taidelli) – La prima di undici ultime spiagge. La sfida di stasera contro il Bologna è decisiva, come riporta la Gazzetta dello Sport, per continuare a coltivare il sogno terzo posto. Stramaccioni è al centro del mirino e cerca di difendersi e ripartire meglio di quanto ultimamente abbiano saputo fare i suoi in campo. «Dicendo alla vigilia del Tottenham che la cosa più importante era il terzo posto non ho lanciato un segnale di resa. Sono stato equivocato, non abbiamo mai reputato l’Europa League e la Coppa Italia obiettivi meno importanti. Ma resta il fatto che per la società la priorità è tornare in Champions. In Coppa avevo 13 giocatori, di cui alcuni non in condizione e non volevo rischiare di perderli a lungo. Ma proprio il sacrificio di Ranocchia e Cambiasso dimostra che ci tenevamo a fare bene. Certo, ora la qualificazione è in salita ma giovedì metteremo tutte le nostre forze in campo per vincere. Le valutazioni dell’eliminazione le faremo dopo la partita. Resta la rabbia di averli incontrati nel loro periodo migliore, mentre noi abbiamo qualche problema». Strama smentisce che le vacanze lunghe a Natale abbiano influito sugli stenti nerazzurri e si toglie alcuni sassolini: «Detto che sino a quando l’infermeria era vuota eravamo a un punto dalla vetta, questo progetto richiede tempo e non è costruttivo metterlo in discussione dopo ogni sconfitta. Il Napoli ne ha presi tre in casa contro un avversario inferiore al Tottenham e non è stato massacrato come noi. Le piazze sono diverse, chiaro, ma alcune critiche sono ingiuste. Cassano sovrappeso? Garantisco che è nei parametri. Ora che il Milan corre si dice che nello scambio con Pazzini ci hanno guadagnato loro, ma i due club avevano esigenze diverse e noi abbiamo preso anche un conguaglio. Rifarei cento volte la scelta di puntare su Milito». Il vitale terzo posto passa da una vittoria sul Bologna. «Anche perché è inutile guardare agli altri – chiude Strama – se poi non vinciamo noi. Già in passato le rivali Champions hanno fatto passi falsi ma poi abbiamo fallito pure noi». Ora sbagliare non si può davvero più.