GENOA – MILAN. ALLEGRI e la corrida: “CONSTANT ha sbagliato”

LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Grimaldi) – “Non serviva fare confusione”. Per Barcellona preoccupa Mexes, ma il tecnico è sicuro: “Faremo una grande gara”…

AC Milan v FC Internazionale Milano - Serie A

LA GAZZETTA DELLO SPORT (F. Grimaldi) – Notte lunga e tempestosa, e alla fine rimane una domanda: è un Milan pazzo o un Pazzo Milan? Tutte e due le cose insieme, ma in coda a questa partita a tratti un po’ corrida, come riporta la Gazzetta dello Sport, ad Allegri interessava (soprattutto) l’obiettivo di consolidare il terzo posto in campionato prima di pensare al Barcellona. Centrato pure quello. Resta il fatto che la sfida ha riservato troppe paure e altrettanti veleni, ed Allegri alla fine ha fra le mani un conto forse troppo salato e il cuore in subbuglio per potersela godere davvero fino in fondo. «Credevo che la gara si fosse messa sui binari giusti — ha ammesso il tecnico rossonero —, ma purtroppo sul due a zero è arrivata quell’espulsione di Constant che ci ha fatto soffrire. Non c’era bisogno in quel momento di fare tanta confusione. Sono cose che a mio giudizio non dovrebbero succedere, tanto più in un momento della gara in cui la situazione era tranquilla. Pazzini? Ha preso una botta all’inizio, poi è dovuto uscire, ma fortunatamente ha fatto gol. Sarebbe stata mia intenzione tenerlo in campo un’ora circa, perché Balotelli s’è allenato poco e non aveva i novanta minuti nelle gambe». C’è dell’altro, però, che ha fatto arrabbiare Allegri. Preoccupato, probabilmente, in ottica-Champions, anche per il fastidio all’adduttore della gamba sinistra accusato da Mexes e per i problemi di Boateng: «Sono dispiaciuto, tenteremo di recuperarli», ha detto il tecnico sul difensore e su Pazzini che però sembra quasi out: forse microfrattura. Adesso testa e gambe alla sfida con il Barcellona: «Andremo a fare un’ottima partita contro la squadra più forte del mondo, e forse anche con un pizzico di fortuna riusciremo a passare il turno. Dobbiamo aspettare solo quattro giorni, altrimenti l’attesa sarebbe troppo lunga».

 

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