LA GAZZETTA DELLO SPORT (M. Calabresi) – Con l’esonero di Zeman per Florenzi è cambiato tutto: tornato a Trigoria era diventato ormai uno dei protagonisti ma adesso, come riporta la Gazzetta dello Sport, con Andreazzoli è tornato in panchina. Con il nuovo tecnico ha giocato solo 42 minuti: 22 contro la Sampdoria, due contro la Juventus, 18 a Bergamo e nessuno contro il Genoa. Dopo l’infortunio di Pjanic, il mister gli ha preferito Bradley, Marquinho e Perrotta. Ma qual è il suo problema? La risposta tattica l’ha data lui stesso in una recente intervista doppia con Romagnoli: “Il mio pregio? La capacità di inserirmi senza palla”. Ecco, ha detto tutto: il modulo di Andreazzoli (con quattro centrocampisti e un trequartista) non prevede quel tipo di movimenti dei due centrali e li riserva più agli esterni, ma in quei ruoli il tecnico sta preferendo Torosidis e Balzaretti. Con l’assenza di Bradley e Pjanic, a Udine potrebbe toccare nuovamente a Florenzi? Difficile, e il fatto che Andreazzoli ieri in allenamento gli abbia fatto fare il trequartista (compito che a Udine toccherà invece a Totti e Lamela), non è un indizio a suo favore, ma il contrario. Ma il giovane centrocampista non si arrende e in questi giorni a Trigoria si sta impegnando per convincere il mister. Florenzi ad andarsene non ci pensa, anche se più di un club di Serie A si è già informato: Confederations Cup o Europeo Under 21? Devis Mangia non si lascia influenzare. “Non ho il diritto di giudicare il lavoro di tecnici che lavorano quotidianamente sul campo, ma la mia considerazione sul ragazzo e sul giocatore non cambia – dice il c.t. -. Con me gioca da intermedio in un centrocampo a tre, ma anche laterale a destra o centrale nei quattro”.