IL TEMPO (A. Austini) – Adesso per Stekelenburg è tutta un’altra vita. Bastava vederlo esultare domenica durante e dopo la partita con il Genoa per capire che qualcosa dentro di lui è cambiato. Secondo quanto riporta l’edizione odierna de‘Il Tempo’ venduto al Fulham a gennaio, Stek è dovuto tornare per mancanza di un sostituto e dieci giorni dopo è tornato ad essere il custode dei pali della Roma. Con ottime possibilità di conservare a lungo il posto. C’è voluta la «normalità» di Andreazzoli per preferire un portiere «che para meglio» a uno «che partecipa di più». Zeman ha spiegato così il sorpasso di Goicoechea sull’olandese: si sbagliava e ha pagato.
Il lungagnone dalla faccia triste ora ha un’anima. Andreazzoli gli ha detto subito che sarebbe tornato titolare, a una sola condizione: imparare l’italiano. Stek ha ripreso le lezioni abbandonate e tra un paio di settimane sarà pronto per l’«esame»: la prima intervista nella nostra lingua. Per il resto il tecnico ha lasciato carta bianca al preparatore dei portieri Guido Nanni che ora ha più spazio negli allenamenti e sta mettendo sotto l’olandese. I risultati si vedono: imbattuto con la Juventus, decisivo a Bergamo sul 3-2 e ancor di più nella gara con il Genoa in cui è stato il migliore insieme a Totti. Una svolta soprattutto mentale. Se ne è accorto anche Van Gaal, che ha inviato il preparatore della nazionale a seguirlo in Roma-Juventus: verrà convocato per i prossimi impegni dell’Olanda di fine marzo.
Intanto Sabatini continua a studiare il mercato. Al posto di Stekelenburg aveva preso Rafael del Santos, brasiliano comunitario del ’90. L’affare saltò per un «misunderstanding» sul fuso orario con un avvocato brasiliano, ma si potrebbe riaprire a giugno, quando Goicoechea tornerà in Uruguay (è arrivato in prestito) e alla Roma servirà un «secondo». Difficilmente sarà Cassio del Corinthians, altro nome sulla lista ma pronto a spostarsi solo per fare il primo.